20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Crisi libica

Tripoli: scaduta proposta di amnistia ai ribelli di Misurata

Secondo il viceministro degli Esteri 400 persone hanno deposto le armi

TRIPOLI - L'ultimatum concesso dal regime libico ai ribelli di Misurata per arrendersi in cambio di un provvedimento di amnistia è scaduto ieri a mezzanotte. Lo ha annunciato il viceministro degli Esteri libico, Khaled Kaim, auspicando però che venga prolungato.

«L'amnistia sta scadendo», ha detto ieri sera in conferenza stampa. Tuttavia, Kaim ha detto di sperare che «il ministro della giustizia ascolti il nostro appello perchè l'ultimatum sia prolungato di un giorno o due, perchè ci sono segnali positivi tra la popolazione di Misurata». Secondo il viceministro, sarebbero 400 le persone che hanno deposto le armi, ma la notizia non può essere verificata.

L'offerta di amnistia era stata annunciata venerdì scorso dal portavoce del governo, Mussa Ibrahim, citando un comunicato del ministero della Giustizia in cui si invitano gli abitanti della terza città del paese e «tutti i gruppi armati a deporre le armi in cambio di un'amnistia», garantendo ai combattenti di poter lasciare la città. La proposta era stata subito respinta dai ribelli di Misurata, assediati da oltre due mesi dalle truppe di Muammar Gheddafi. «Non ci arrenderemo - aveva dichiarato il loro leader Ibrahim Bet-Almal - vinceremo o moriremo».