Appello Oim per far attraccare nave di aiuti a Misurata
E portare in salvo circa 1.000 migranti e civili feriti
TRIPOLI - L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha lanciato oggi un appello «a tutte le parti coinvolte nel conflitto in Libia» perchè sia consentito alla sua nave Red Star One di attraccare nel porto di Misurata per portare in salvo circa 1.000 migranti e i civili feriti. In comunicato, l'Oim ricorda che la nave ha lasciato Bengasi il 29 aprile scorso e dal 30 aprile attende al largo della città il via libera per raggiungere il porto. Il 30 aprile scorso, il regime di Tripoli ha imposto un blocco navale a Misurata, minacciando di colpire tutte le navi che vogliono entrare nel porto.
Secondo la Mezzaluna libica, sono oltre 1.000 i migranti provenienti da Niger, Ghana, Ciad, Nigeria, Sudan, Mali, Egitto e Bangladesh in attesa al porto. Tra loro ci sono anche 71 donne e bambini.
«Ogni secondo è importante - si legge nel comunicato - abbiamo bisogno di far entrare oggi questa nave nel porto di Misurata perchè sono già state perse vite umane mentre la nave era stata costretta ad attendere al largo e molte altre potrebbero andare perdute. L'Oim lancia un appello perchè sia consentito alla nave di entrare nel porto in condizioni di sicurezza e al personale di condurre l'operazione umanitaria».
Si tratta della sesta missione dell'Oim per portare in salvo migranti e feriti da Misurata: finora sono 5.124 le persone trasferite a Bengasi. L'organizzazione ha anche consegnato oltre 1.800 tonnellate di aiuti alla città. Sulla Red Star One ci sono altre 180 tonnellate di aiuti.
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