7 maggio 2024
Aggiornato 09:00
Sequestrato da uomini armati di Gheddafi

Libia, rilasciato «Asso 22». Finisce l'angoscia di un mese

Armatore: «Grazie alla Farnesina e a tutti i miei collaboratori»

NAPOLI - Finita l'angoscia per gli undici membri dell'equipaggio del rimorchiatore Asso 22, sequestrato da uomini armati di Gheddafi in Libia il 20 marzo scorso. Nella tarda serata di ieri, infatti, la nave è stata rilasciata e gli otto italiani, i due indiani e il cittadino ucraino a bordo potranno finalmente rientrare a casa.
Asso 22, che si trovava nel porto di Tripoli, ha disormeggiato alle ore 22.45 e ha lasciato il porto alle 23.09. Alle 23.15, il comandante ha preso contatto con una nave italiana della coalizione e si è diretta, a una velocità di dieci nodi, verso l'imbarcazione della coalizione. A bordo di questa sono stati effettuati i primi controlli medici.

In una nota, l'armatore della Augusta Offshore, Mario Mattioli, ha ringraziato la Farnesina e i suoi collaboratori: «Siamo molto felici che l'equipaggio è stato rilasciato. L'ultimo mese è stato un periodo di grande incertezza per noi e, ancora di più, per l'equipaggio e per i loro familiari. Mi congratulo per il fatto che sono riusciti a mantenere il loro equilibrio durante tutto questo periodo. Ringrazio - ha aggiunto - anche tutti i miei collaboratori in Augusta Offshore che si sono impegnati in modo eccezionale in questo periodo. Senz'altro il loro comportamento e professionalità hanno permesso di portare questa vicenda a una conclusione felice. Ringraziamo anche il lavoro costante - ha concluso - svolto dal ministero degli Affari Esteri e la sua Unità di Crisi che ha contribuito in modo decisivo a questo risultato».