Funzionario del consolato italiano a Gaza City
La salma sarà rimpatriata non appena sarà terminata la fase istruttoria
GAZA CITY - Un funzionario del Consolato generale italiano di Gerusalemme «si trova già all'obitorio di Gaza City», nella Striscia di Gaza, per seguire le fasi del riconoscimento di Vittorio Arrigoni, il cooperante italiano sequestrato e ucciso da un gruppo estremista salafita nel territorio palestinese.
«Dopo i controlli delle autorità locali e terminata la fase istruttoria», dicono fonti della Farnesina, «le autorità italiane, in accordo con la famiglia, faranno richiesta per il rimpatrio della salma».
Vittorio Arrigoni, attivista filo palestinese e residente a Gaza da tre anni, è stato ucciso poche ore dopo il suo sequestro. Sulle cause esatte del decesso, avvenuto in modo violento per mano dei rapitori, la Farnesina mantiene uno stretto riserbo.