Rimpasto di governo, ma Papaconstantinou resta alle Finanze
Per il Premier Papandreou scelta obbligata per portare il paese fuori dalla crisi
ATENE - Il primo ministro greco, George Papandreou, ha proceduto ieri a un rimpasto di governo, a un anno dall'arrivo al potere della maggioranza socialista. La decisione mira a garantire un migliore coordinamento del gruppo alla guida del paese e a sostenere con migliori risultati il rilancio economico. A questo scopo il capo dell'esecutivo ha deciso di non toccare il posto chiave delle Finanze, che è rimasto nelle mani di Georges Papaconstantinou.
Il ministro è stato confermato per portare a termine la ripresa finanziaria del paese, crollato a causa dei forti debiti: un impegno che Atene ha promesso in cambio del suo salvataggio con un prestito di 110 miliardi di euro su tre anni da parte dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale.
Il nuovo team di governo è composto da 48 membri, di cui 17 ministri. Reso necessario dalle dimissioni di tre segretari di Stato, che presenteranno la loro candidatura alle prossime elezioni regionali del 7 novembre, questo rimpasto di governo era considerato necessario dagli analisti per far fronte alle numerose sfide che il governo dovrà affrontare per portare il paese fuori dalla crisi economica, mentre la politica di austerità imposta da mesi continua ad alimentare tensioni sociali e recessione.
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