29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Accordo Start

Disarmo nucleare, i dubbi USA

Il Senato di Washington deve ratificare il trattato mentre il Dipartimento di Stato si interroga sull'esecuzione di alcune disposizioni da parte della Russia

WASHINGTON - Un rapporto ufficiale statunitense, pubblicato ieri, sull'attuazione del trattato di disarmo nucleare Start si interroga sull'esecuzione di alcune disposizioni da parte della Russia, nel momento in cui l'amministrazione Obama si adopera per far ratificare un nuovo Start al Senato.

I DUBBI - Secondo il documento elaborato dal Dipartimento di Stato, l'attuazione da parte della Russia del primo trattato «è stata nel complesso un successo». Tuttavia «molti vecchi problemi di conformità restavano irrisolti quando il trattato è scaduto, il 5 dicembre 2009», come aveva precedentemente sottolineato da una commissione.
Secondo la relazione, altre questioni sollevate in uno studio precedente nel 2005 sono state risolte successivamente. Il Dipartimento di Stato attribuisce una parte di quelle che esistono alle «varie interpretazioni, con le parti, nel modo di applicare le disposizioni complesse che disciplinano le ispezioni e la verifiche». Il testo nota infine che i due Paesi hanno sempre «utilizzato la via diplomatica (...) per garantire una buona attuazione del trattato, oltre che una risoluzione efficace delle questioni e dei problemi di conformità».

LA RATIFICA DEL SENATO USA - La scadenza di Start, che era stato concluso nel 1991, ha portato Stati Uniti e Russia a negoziare un nuovo accordo che accentua la riduzione dei loro arsenali nucleari strategici. Il documento firmato ad aprile deve ancora essere ratificato nei due Paesi. Secondo il Washington Post, che ha rivelato ieri la relazione con alcune ore di anticipo, questo documento «potrebbe complicare» il dibattito sulla ratifica al Senato americano. Per fare passare questo progetto-faro, il presidente Barack Obama ha bisogno dei voti di molti senatori dell'opposizione. Ma alcuni di questi hanno già manifestato in pubblico le loro perplessità in merito al rispetto dei suoi obblighi da parte della Russia. La relazione mostra che «molti problemi complessi di conformità» si sono palesati durante la vita del trattato, ma che la Russia opera in conformità con le richieste dello stesso, ha insistito il portavoce del Dipartimento di Stato, Philip Crowley, annunciando la pubblicazione del documento.
In un'altra parte della relazione, il Dipartimento di Stato indica di non potere essere assicurato sull'esecuzione completa da parte della Russia di due convenzioni, una del 1997 che riguarda le armi chimiche e l'altra sulle armi biologiche adottata nel 1972 e ratificata dalla Russia nel 1992 su ordine del presidente Boris Eltsin.