29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Israele

Zubin Mehta in concerto per il soldato Shalit

L'evento si tiene simbolicamente a Sderot, vicino Gaza. Sono attese più di 10.000 persone che sarà trasmesso in diretta alla radio e alla televisione

TEL AVIV - Il direttore d'orchestra di origine indiane Zubin Mehta dirigerà domani un grande concerto di solidarietà a favore del soldato israeliano Gilad Shalit in Israele, a qualche chilometro dalla Striscia di Gaza dove da quattro anni è tenuto prigioniero il giovane sergente.
«Lo faccio per questo giovane uomo e per la sua famiglia e per dire al mondo che quattro anni senza che abbia ricevuto nessuna visita, sono davvero troppi», ha dichiarato il direttore dell'Orchestra Filarmonica di Israele in una conferenza stampa a Tel Aviv.

Il maestro indiano dirigerà 80 musicisti in un parco di Sderot, la cittadina israeliana a soli 15 chilometri dal territorio palestinese «in occasione del quarto anniversario della sua prigionia». In programma: Verdi, Mozart, Albinoni, Beethoven. Altra star della serata sarà il cantante popolare israeliano Shlomo Artzi.
«Abbiamo il dovere di sognare e vogliamo che Gilad Shalit possa cominciare almeno a ricevere delle visite dalla Croce rossa e che poi sia liberato il più rapidamente possibile», ha detto ancora Zubin Mehta, 74 anni.

Più di 10.000 persone sono attese al concerto che sarà trasmesso in diretta alla radio e alla televisione. L'evento, che costerà più di 100.000 dollari, secondo gli organizzatori, è gratuito e finanziato da donatori privati. Assisterà al concerto anche la famiglia del soldato, che una settimana fa per la liberazione di Gilad ha cominciato una marcia di solidarietà attraverso Israele che terminerà alla residenza del Primo ministro Benjamin Netanyahu.

Gilad Shalit, 23 anni, è privato di qualsiasi contatto con il mondo esterno dal giorno della sua cattura, avvenuta il 25 giugno 2006 da un commando palestinese nei pressi della frontiera con Gaza.
Israele e Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, si accusano reciprocamente del fallimento dei negoziati su uno scambio di prigionieri - il soldato contro un migliaio di detenuti palestinesi - condotti tramite l'Egitto e un mediatore tedesco.