1 maggio 2024
Aggiornato 23:00
L'assalto alla nave degli aiuti

Meshal: Obama «responsabile» dell'impunità di Israele

Il leader di Hamas in esilio a Damasco: «ONU deludente su attacco israeliano a convoglio aiuti»

SAN'A - Il leader di Hamas in esilio a Damasco, Khaled Meshal, ha giudicato «deludente» la riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sull'attacco israeliano al convoglio di aiuti diretto a Gaza, accusando gli Stati Uniti di essere i «responsabili» dell'impunità dello Stato ebraico.

OBAMA «RESPONSABILE» - «La decisione del Consiglio di sicurezza è deludente. Non è all'altezza del crimine» commesso dall'esercito israeliano, ha dichiarato Meshal da San'a, aggiungendo che «l'amministrazione Obama è responsabile del fatto che Israele sia rimasta impunita». Il Consiglio di sicurezza ha chiesto un'«indagine imparziale, credibile e trasparente, conforme ai criteri internazionali» sull'intervento militare lanciato ieri da Israele contro il convoglio 'Freedom Flotilla', costato la vita a nove persone.

BENE L'APERTURA DEL VALICO DI RAFAH - Il leader di Hamas, interpellato dai giornalisti al termine del suo incontro con il presidente yemenita Ali Abdallah Saleh, ha quindi giudicato l'apertura del valico egiziano di Rafah con la striscia di Gaza «una vera risposta al crimine israeliano».
Meshal si è quindi detto pronto, sotto condizioni, a una riconciliazione tra Hamas, che controlla la striscia di Gaza dal giugno 2007, e Fatah del presidente palestinese Abu Mazen, che esercita la sua autorità in Cisgiordania. «Di fronte al crimine israeliano, dobbiamo prendere rapidamente l'iniziativa per una vera riconciliazione che si basi sul nostro diritto alla resistenza e su un vero partenariato nell'adozione di decisioni politiche, per la sicurezza e il controllo delle elezioni in Cisgiordania», ha precisato. Una riconciliazione suppone anche «un gelo della commedia dei negoziati (di pace) diretti e indiretti, utilizzati da Israele per coprire i suoi crimini», ha concluso.