25 aprile 2024
Aggiornato 05:30
La crisi del debito

Spagna, approvato il decreto tagli

L'esecutivo Zapatero supera un difficile scoglio per un solo voto

MADRID - Il governo del premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero ha superato con un solo voto di scarto il difficile scoglio dell'approvazione del decreto che comprende i tagli alla spesa pubblica, tra cui la diminuzione degli stipendi e il congelamento delle pensioni dei funzionari.

UN SOLO VOTO - Come riporta il quotidiano spagnolo El Pais infatti la misura contava con sicurezza solo sui voti del partito Socialista, dato che i partner nazionalisti che forniscono appoggio esterno al Psoe avevano deciso di astenersi: contrari invece il conservatore Partido Popular, la sinistra e inaspettatamente anche i nazionalisti baschi del Pnv, che chiedevano che il provvedimento venisse applicato in forma differente alle varie regioni, a seconda dei rispettivi bilanci.
Proprio il Pnv permise al governo di Zapatero di far approvare l'ultima legge finanziaria, e sarà chiamato fare lo stesso in quella del prossimo anno: i nazionalisti catalani di CiU e quelli delle Canarie hanno deciso di astenersi ma solo dopo un duro dibattito interno con chi era invece contrario al provvedimento.
Il risultato è stato dunque di 168 sì, 167 no e 13 astensioni: per il governo una sconfitta sarebbe stata politicamente assai grave, tanto da compromettere il resto della legislatura. Il provvedimento inoltre non dovrà essere convertito in progetto di legge, possibilità che avrebbe comportato la possibilità di modifiche al testo e alla quale l'esecutivo era contrario, dato che avrebbe potuto causare serie difficoltà con l'Ue.