28 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Regime iraniano

Ahmadinejad contro la Russia

Duro attacco contro Mosca: «Sono diventati amici dei nemici». La Russia ha risposto denunciando la «demagogia politica» di Teheran

TEHERAN - Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, ha duramente attaccato la Russia, per il sostegno di Mosca alle nuove sanzioni sul nucleare in discussione all'Onu.
«Stanno dalla parte di quelli che sono stati nostri nemici per 30 anni. E' inaccettabile che sostengano le sanzioni» ha dichiarato il presidente nel corso di un discorso televisivo dalla città di Kerman, da dove ha invitato Russia e Stati Uniti a sostenere l'accordo tra Iran, Brasile e Turchia. «E' una grossa opportunità» per il presidente statunitense, Barack Obama, perché «se non la sfrutta, gli iraniani non gliene daranno certamente un'altra» ha aggiunto.

Il ruolo di Medvedev - Il presidente russo, Dimitri Medvedev, ha accolto freddamente il piano nucleare fra i tre Paesi. A lui, accusato di posizioni filo-americane, si è rivolto Ahmadinejad: «E' difficile spiegare al nostro popolo il comportamento di Medvedev. Gli iraniani non capiscono se sono nostri vicini e amici o qualcos'altro. Speriamo che facciano attenzione, ci ripensino e non lascino che gli iraniani li inseriscano fra i nemici. Fossi al posto del presidente russo - ha aggiunto - sarei più cauto nei commenti e nelle decisioni che interessano l'Iran».

La Russia ha risposto denunciando la «demagogia politica» di Teheran, attaccandone «l'estremismo politico, la mancanza di trasparenza e di incoerenza nelle decisioni che interessano e riguardano tutta la comunità internazionale».
Il consigliere diplomatico del Cremlino, Sergei Prikhodko, ha specificato che la posizione della Russia non porta la bandiera di nessun altro paese. «La Russia è sempre stata guidata dal proprio interesse nazionale: la nostra posizione è russa, riflette gli interessi di tutti i popoli della Russia, e pertanto non può essere né pro-americana, né filo-iraniana».