29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Afghanistan

Strada: spero che le armi non fossero inglesi

Il fondatore di Emergency: «Le armi forse introdotte nell'ospedale con la complicità di personale afgano»

ROMA - «Le armi sono state introdotte con la complicità di qualcuno dello staff afgano di Emergency oppure direttamente dalle forze di sicurezza afgane. Spero che non siano state introdotte dai militari inglesi». Lo ha detto in una conferenza stampa Gino Strada, fondatore di Emercengy, dicendosi certo che l'operazione, conclusasi con l'arresto dei tre cooperanti italiani, Marco Garatti, Matteo Dall'Aira e Matteo Pagani, sia stata condotta congiuntamente da militari afgani e inglesi. «L'operazione è stata condotta insieme (afgani e inglesi, ndr). Gli inglesi non sono stati chiamati in un secondo tempo. Quando il nostro personale è arrivato in ospedale si è trovato di fronte a militari afgani e inglesi insieme», ha spiegato Strada.

«L'ospedale di Emercengy di Lashkar Gah presidiato 24 ore al giorno. La possibilità di entrare con scatole piene di pistole e di qualche bomba a mano credo che è legata al fatto che qualcuna della guardie è stata corrotta oppure ricattata o minacciata oppure che chi ha fatto la perquisizione si è portato dentro quello che poi voleva trovare. Non vedo altre alternative, anche perché quel magazzino era stato ispezionato il giorno prima dal nostro personale internazionale cosa che si fa di routine e non era stato trovato nulla di anomalo».

A proposito degli inglesi Strada si è scagliato contro Londra. «Come si permette il governo inglese a mandare i loro militare nel nostro ospedale?