29 marzo 2024
Aggiornato 15:30
Terremoto ad Haiti

Esasperati dal tanfo, gli haitiani danno fuoco a cadaveri

Si fa sempre più urgente il problema della sepoltura dei morti

PORT AU PRINCE - Un'auto sotterrata dalle macerie, invisibile per tutti i giorni trascorsi dal terremoto del 12 gennaio. Da sotto quel cumulo di mattoni, proprio nella piazza centrale di Port au Prince, proveniva un tanfo insopportabile: i cadaveri di due donne e un uomo, intrappolati in un taxi, ormai putrefatti da giorni di caldo tropicale. Esasperati, gli haitiani hanno dissotterrata la vettura, poi le hanno dato fuoco. Una scena «scioccante», scrive il corrispondente della Cnn.

Ma nei giorni successivi al sisma, che ha ucciso tra le 150 e le 200mila persone, il problema di come dare sepoltura alle vittime è diventato sempre più urgente: centinaia di corpi sono stati estratti dalle macerie, impilati e poi bruciati. Altri cadaveri sono stati accatastati sui lati delle strade, poi portati via dai trattori e gettati in fosse comuni. Altri ancora sono stati stipati in vecchie cripte dei cimiteri della capitale.