28 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Terremoto ad Haiti

L'ospedale da campo italiano sarà montato a San Damien

5 tende pneumatiche e la sala operatoria, montati presso la struttura della Fondazione Rava, dove i feriti si stanno riversando

PORT AU PRINCE - L'ospedale da campo italiano con le 5 tende pneumatiche e la sala operatoria sarà montato a Port au Prince vicino all'ospedale pediatrico San Damien della ong Nph Nuestros Pequenos Hermanos - Fondazione Rava, nella zona dell'aeroporto: «Guido Bertolaso - spiega ad Apcom la ong da Milano - ci ha fatto sapere che allestiranno il campo all'intero del nostro terreno, vino al nostro ospedale pediatrico San Damien che è vicino all'aeroporto».

Lo conferma anche la Protezione civile: «Al momento è stato scelto quel luogo perché è diventato il punto di riferimento dei feriti di Port au Prince. Al momento quindi quell'area è stata ritenuta idonea per una serie di motivi logistici, continua ad essere efficiente, i feriti si stanno riversando lì e la struttura è conosciuta, quindi sarà anche possibile dare assistenza efficace e più numerosa».

L'ospedale pediatrico San Damien infatti è rimasto in piedi anche se per alcuni danni alla struttura i volontari hanno deciso di evacuarlo e sistemare i 200 piccoli pazienti nel cortile antistante, e già dalle prime ore del sisma è diventato la meta delle vittime del sisma che non sapevano dove andare. Nessun ospedale a Port au Prince infatti è rimasto in piedi.

Intanto - spiega da Milano una volontaria della ong Nph - Fondazione ava - padre Richard Frechette è riuscito ad arrivare a Port au Prince: «Ci ha detto che hanno bisogno solo esclusivamente di medici e che abbiamo già lavorato in emergenze e conoscano il francese. Qualsiasi altra persona sarebbe d'intralcio perché non c'è acqua, elettricità e soprattutto manca il cibo».

Sono ancora difficili i contatti con i volontari, le informazioni sono girate via Web da una ragazza americana che lavora per Nph, e purtroppo aumenta la lista delle perdite: «Molly, una ragazza americana volontaria che lavorava con noi e di cui non si avevano più notizie, è stata trovata morta sotto i resti del vecchio ospedale a Petionville, che era stato trasformato in alloggio per i volontari. Per le nostre iniziative nell'isola inoltre lavorano molti ragazzi e ragazze haitiani, ragazzi cresciuti per lo più nei nostri orfanotrofi e che ora lavorano per noi come operai, infermieri, assistenti: sono almeno una decina tra loro i morti». Le scuole di strada della fondazione negli slums, hanno subito molti danni, almeno 5 sono andate distrutte.