28 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Terremoto Haiti

Haiti, ancora incerte le stime degli italiani coinvolti

Salvi 12 tecnici. Tra le persone contattate anche due finanzieri e religiosi

ROMA - Dodici tecnici della ditta romana Ghella, in un cantiere a nord di Haiti, alcuni religiosi e il console onorario Giovanni de Matteis sono stati contattati e sono «salvi», dopo il violento terremoto che ha colpito ieri sera l'isola caraibica. Tra le persone contattate - ha affermato l'Unità di crisi della Farnesina - anche due finanzieri.

Il console, unica presenza diplomatica italiana sull'isola, «sta bene», anche se ha avuto la casa distrutta, ha confermato una fonte della Farnesina. Difficile fare delle stime precise sugli italiani «coinvolti» nel sisma, cioè feriti o deceduti, perchè la situazione evolve di minuto in minuto, ha ribadito oggi in conferenza stampa il responsabile dell'Unità di crisi Fabrizio Romano.

I connazionali presenti ad Haiti sarebbero circa 190: «182 italiani iscritti all'anagrafe consolare, più 12» persone che si sono registrate sul sito del ministero degli Esteri www.dovesiamonelmondo.it, secondo Romano. Di questi ultimi, nove risultano essere ancora ad Haiti e sette sono già stati contattati e risultano essere in salvo. Romano ha spiegato ancora che non si può escludere la presenza di altri connazionali non registrati. Tra gli italiani presenti sull'isola anche il capo della delegazione dell'Unione europea. Un nuovo aggiornamento è previsto nel tardo pomeriggio.