19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Missione ISAF

Cerimonia di chiusura per la missione «ITALFOR XX»

Che ha visto l’impiego negli ultimi sei mesi dei paracadutisti del 186° reggimento «Folgore»

KABUL - Alle 18:45 ora locale, la missione del contingente italiano a Kabul denominata «ITALFOR XX»  e che ha visto l’impiego negli ultimi sei mesi dei paracadutisti del 186° reggimento «Folgore», è ufficialmente terminata, quando il Colonnello Aldo Zizzo, ha passato la bandiera simboleggiante la missione in terra afghana dalle proprie mani a quelle del Tenente Colonnello turco Cuneyt Sarakaia, che proprio in questi ultimi giorni ha completato il coordinamento delle proprie unità giunte a «Camp Invicta», con tanto di mezzi e materiali necessari al compimento della missione in ambito ISAF.

La cerimonia si è svolta nel piazzale dell’alzabandiera davanti alla palazzina Comando, con lo schieramento deii reparti turco e quello dei paracadutisti, con le relative Bandiere di guerra per il 186 e nazionale per i turchi.  Tra le Autorità civili e militari, che numerose hanno voluto presenziare a testimonianza della stima e dell’apprezzamento guadagnato sul campo per l’operato svolto dal contingente italiano a Kabul e provincia, anche il Comandante del Regional Command Capital (RCC, uno dei cinque Comandi regionali presenti sul territorio afghano, a guida francese), il generale Marcel Druart, e il Generale di Divisione Claudio Mora, che a breve rivestirà il ruolo di Sottocapo di Stato Maggiore presso il Comando ISAF.

Il Colonnello Zizzo, nel suo discorso, ha voluto sottolineare il suo particolare ringraziamento ai «suoi» paracadutisti per tutto quello che hanno saputo esprimere sul campo: «Durante questi mesi, il Contingente italiano ha contribuito a garantire la sicurezza nella provincia di Kabul attraverso la ricostruzione, la presenza in ogni villaggio, ma soprattutto attraverso tutte quelle operazioni mirate a garantire la creazione ed il mantenimento di un ambiente sicuro in perfetta simbiosi con le forze di sicurezza locali. Non è stato facile, ma con molta pazienza e costanza siamo arrivati ad un ottimo risultato, anche se c’è ancora molto da fare».

Il Comandante di «ITALFOR XX» ha anche ricordato l’ambiente particolarmente incerto che caratterizza questo teatro operativo, nel quale si è trovato ad operare, un «ambiente caratterizzato, tra l’altro, dalla forte presenza di automezzi suicida e ordigni esplosivi improvvisati di ogni tipo. Ma questo non ha mai minimamente inciso sulla nostra determinazione nel continuare a garantire supporto al popolo afghano. Il soldato italiano è in grado di parlare e agire a stretto contatto con la popolazione locale, sempre nel pieno rispetto della stessa, ma è anche egualmente capace di difendere la legalità e la giustizia sempre dalla parte di chi  preferisce la pace e la legalità alla strategia del terrore».

A seguire, i discorsi del Comandante francese, che ha ricordato la grande professionalità dimostrata dai paracadutisti italiani sia nel delicato e fondamentale compito di garantire la sicurezza nel periodo delle elezioni presidenziali, che anche nella creazione e mantenimento di quelle basilari condizioni di sicurezza nella difficile valle di Musahy, nota via d’accesso alla capitale dal confine meridionale del paese afghano. Contestualmente, sono arrivati gli auguri rivolti al tenente Colonnello turco per l’assolvimento della missione da parte dei suoi uomini.

La cerimonia del TOA (Transfer of Authority, trasferimento di Autorità tra «ITALFOR XX» e l’attuale «ITALFOR Kabul») ha avuto termine alle 19:45 con la resa degli onori all’alto Ufficiale francese.