Nato: Riorganizzata struttura comando missione Isaf
Gen.Rodriguez per operazioni ordinarie, a McChrystal la strategia
BRUXELLES - La struttura di comando della missione Nato in Afghanistan (Isaf) è stata riorganizzata, separando la gestione delle operazioni 'ordinarie' dai compiti di elaborazione strategica, sul modello di quanto già sperimentato dagli Usa in Iraq. Lo riferisce il portavoce dell'Alleanza atlantica, James Appathurai, al termine della prima riunione del Consiglio Nordatlantico a cui ha partecipato il nuovo segretario generale, il danese Anders Fogh Rasmussen.
64.500 soldati - Appathurai ha spiegato che nei giorni scorsi è stata approvata per 'silenzio assenso' la creazione di un Quartier militare intermediario congiunto a Kabul, che verrà affidato al generale statunitense a tre stellette David Rodriguez. Il comando complessivo dei 64.500 soldati dell'Isaf, nonché quello delle 10mila truppe Usa appartenenti alla missione separata 'Enduring Freedom' rimane nelle mani del generale Usa a quattro stellette Stanley McChrystal, insediatosi a fine giugno.
«Il generale Rodriguez si occuperà della tattica operativa quotidiana, lasciando il generale McChrystal libero di operare a livello strategico», ha indicato il portavoce, confermando che la riorganizzazione del comando Isaf era stata proposta dal capo del Pentagono Robert Gates in occasione dell'ultima ministeriale Difesa Nato, l'11-11 giugno a Bruxelles. Gli Usa sono presenti in Afghanistan con circa 38mila truppe, che dovrebbero diventare 68mila entro la fine dell'anno.
Rasmussen ha riconfermato priorità - Nel corso della riunione odierna con gli ambasciatori Nato, Rasmussen ha riconfermato le priorità del suo mandato indicate ieri in conferenza stampa: Afghanistan, Russia, dialogo con i Paesi arabi e revisione del 'concetto strategico' dell'Alleanza. All'incontro hanno partecipato anche il nuovo comandante supremo della Nato, l'ammiraglio Usa James Stavridis, e, in videoconferenza, il generale McChrystal. «Tutti hanno concordato che l'Isaf dovrà fare e farà tutto il possibile per sostenere le forze afgane affinché possano assicurare la sicurezza necessaria rendere le elezioni credibili agli occhi degli afgani», ha riferito Appathurai, riferendosi alle presidenziali del 20 agosto.
McChrystal sta compilando un rapporto di revisione sulle operazioni in Afghanistan che secondo fonti diplomatiche dovrebbe essere consegnato ai vertici militari Usa e a Rasmussen intorno a metà agosto. Nel frattempo, ieri il Pentagono ha diffuso la notizia di un incontro segreto domenica scorsa tra Gates, McChrystal, il capo degli Stati maggiori riuniti statunitense Mike Mullen e il capo del Comando centrale degli Stati Uniti David Petraeus, responsabile delle operazioni in Afghanistan e Iraq, in una base americana in Belgio. Gates e Mullen hanno ricevuto una bozza del rapporto di McChrystal, che dovrebbe raccomandare un ulteriore rafforzamento sia delle truppe internazionali che dell'esercito nazionale afgano.
In vista delle elezioni presidenziali, e alla luce delle nuove operazioni lanciate contro i talebani, il livello degli scontri in Afghanistan è significativamente aumentato, alimentando i dubbi dell'opinione pubblica occidentale sull'opportunità dello sforzo militare internazionale. Luglio è stato un mese particolarmente cruento, con circa 70 caduti tra i militari internazionali tra cui 42 statunitensi, 22 britannici e l'italiano Alessandro Di Lisio, caporalmaggiore dei Parà. Al tempo stesso, un rapporto Onu diffuso la settimana scorsa ha rivelato che nei primi sei mesi del 2009 ci sono state oltre 1.000 vittime civili, di cui 310 uccise dalle truppe internazionali e dalle forze fedeli al governo di Kabul.