5 maggio 2024
Aggiornato 19:30
Servizi segreti

Le memorie di Blunt: spiare per i sovietici un grande errore

La British Library rivela dopo 25 anni il contenuto del testo

LONDRA - La British Library rivela alcuni dettagli delle memorie di Sir Antothony Blunt, l'uomo dello spionaggio britannico che diventò agente per i sovietici con gli altri del gruppo di Cambridge (Kim Philpy - la «talpa» , Guy Burgess e Donald Maclan). Nel manoscritto, come anticipa la Bbc, Blunt ammette che la scelta di passare informazioni a Mosca fu «il peggior errore della mia vita» anche se rivendica ancora la bontà, e «l'ingenuità», della sua intenzione. Quel 'tradimento' non voleva essere un colpo al proprio paese ma un contributo alla lotta al «fascismo».

Blunt aveva scritto il suo manoscritto - 30.000 parole circa - prima del 1979, l'anno in cui l'allora premier britannico Margaret Thatcher rese pubblica la notizia del suo doppio gioco.
Nel 1984, quindi, un anno prima della morte, Blunt consegnò il testo alla British Library che in cambio si impegnò a non rivelarne i dettagli prima di 25 anni dalla morte dell'autore.

Ora, dal passato, la sua voce torna a farsi sentire. A Cambridge, racconta Blunt, stavamo diventando tutti marxisti e «molti dei miei amici e coetani - anche Guy Burgess - avevano scelto di entrare nel partito comunista o di avvicinarglisi politicamene».

Fu proprio Burgess, racconta Blunt, a convincermi a non entrare nel partito ma iniziare a lavorare in clandestinità. «fu una scelta che feci in modo politicamente molto ingenuo... L'atmosfera a Cambridge era così intensa, il mio entusiasmo per l'azione anti-fascista era così grande che mi ritrovai a fare il più grande errore della mia via».

Le memorie di Blunt, comunque, non entrano nel dettaglio e dicono molto poco delle sue attività di spionaggio durante la seconda guerra mondiale, quando passò ai sovietici molto materiale dei servizi britannici, in particolar modo trascrizioni decodificate delle trasmissioni radio cifrate dei nazisti.