Americana con sclerosi multipla conquista «7 cime» del mondo
Ieri è arrivata in cima all'Everest
BAYFIELD - Sono imprese che non tutti i comuni mortali riescono a portare a termine. C'è riuscita invece Lori Schneider, un'insegnante americana in pensione, che ha scalato «le sette cime», le sette montagna più alte al mondo, una per ciascun continente. E c'è riuscita nonostante nel 1999 le sia stata diagnosticata la sclerosi multipla.
Secondo un dispaccio della compagnia Alpine Ascents International, la signora Schneider ha raggiunto la vetta di 8.848 metri del Monte Everest alle 19.30 di ieri (l'una e trenta di questa mattina in Italia). E' il punto più alto del globo.
La 52enne insegnante, che viene dal nord-ovest del Wisconsin, ha già scalato le altre sei cime, tra cui il Kilimanjaro e il Monte McKinley. Ha cominciato dopo che le è stata diagnosticata la malattia. E' la prima donna malata di sclerosi a raggiungere la vetta dell'Everest e la prima persona con la SM ad aggiudicarsi il primato dell'alpinismo, scalando le cosiddette «Seven summits».
- 29/12/2018 Sclerosi multipla, le allergie alimentari legate all’aumento delle recidive e maggiori danni ai nervi
- 04/12/2018 Sclerosi multipla, il ruolo del peso corporeo nell'atrofia del cervello
- 30/11/2018 Ricercatori scoprono come rallentare o invertire la sclerosi multipla
- 29/10/2018 Sclerosi multipla, un uomo torna a camminare e ballare dopo 10 anni sulla sedia a rotelle