28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Decreto salva-banche

Banche salvate, a un anno di distanza solo 4 mila rimborsi parziali su 130mila

A un anno di distanza dal decreto salva-banche arrivano le denunce dell'Associazione delle vittime: solo 4mila rimborsi parziali su 130mila, non c'è traccia dell'Arbitrato e neppure della Commissione parlamentare d'inchiesta

ROMA – A un anno esatto di distanza dal decreto salva-banche poco, pochissimo è stato fatto per quei 130 mila risparmiatori che avevano investito in Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara e hanno perso tutti i loro averi. Solo 400 di loro saranno (parzialmente) rimborsati, non si sa che fine abbiano fatto gli arbitrati per i risparmiatori esclusi dal rimborso automatico e nessuna Commissione parlamentare d'inchiesta è stata istituita per accertare cause e responsabilità che hanno portato al dissesto delle quattro banche. Chapeau.

Leggi anche "Banche salvate, arriva il prelievo forzoso sui conti correnti degli italiani"

Le denunce dell'Associazione Vittime del salva-banche
Oltre il danno, la beffa. Il governo aveva promesso che si sarebbe occupato di loro provvedendo a restituire il dovuto ai 130mila risparmiatori che hanno perso tutti i loro averi nel salvataggio di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara. Ma l'Associazione vittime del Salva-banche denuncia che a un anno esatto di distanza«solo 4000 di loro verranno parzialmente rimborsati, mentre non sono ancora usciti gli arbitrati per tutti i risparmiatori esclusi dal rimborso». «Nessuna risposta» è pervenuta da Bankitalia circa la possibilità di nuove emissioni per gli esclusi e «nessun chiarimento» è arrivato dal Mef sull' interpretazione Fitd «che esclude altri 1500 risparmiatori dai rimborsi forfettari».

Leggi anche "Banche salvate, a che punto siamo con rimborsi ai risparmiatori?"

Un rimborso parziale, che neppure arriva
Nella giornata di oggi, a un anno di distanza dal decreto salva banche, l'Associazione Vittime del Salva-Banche ha promosso una manifestazione che raccoglie i risparmiatori dei 4 istituti risolti davanti alla Banca d'Italia, in via Nazionale. «Torniamo a scendere in piazza, e stando così le cose, lo dovrebbero fare tutti i risparmiatori italiani», conclude la nota. Un'altra manifestazione organizzata dalla stessa Associazione si era svolta due mesi fa sotto casa della ministra per le Riforme, Maria Elena Boschi, per protestare contro la procedura automatica per i rimborsi forfettari, che procedeva a rilento e con il contagocce. Vale la pena ricordare che con il meccanismo del rimborso automatico i risparmiatori hanno diritto a ricevere solo l'80% del dovuto.

Che fine hanno fatto l'Arbitrato e la Commissione d'inchiesta?
Il 20% dei loro risparmi di una vita si è già volatilizzato. Ma non finisce qui. Non solo l'indennizzo promesso dal governo è solo parziale, ma neppure arriva. Ad oggi si sa che solo 4000 su 130mila risparmiatori coinvolti saranno parzialmente rimborsati, mentre per tutti gli altri la restituzione del denaro investito (e perso) in Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara resta un miraggio. Inoltre, il decreto sugli arbitrati (iter obbligatorio per coloro cui non viene riconosciuto il rimborso automatico) non ha ancora visto la luce, perciò moltissimi risparmiatori non sono ancora stati messi nella condizione di poter far valere i loro diritti. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, non ha mai risposto alle richieste dell'Associazione Vittime del salva-banche, che chiedeva di incontrarlo. E nessuna Commissione parlamentare d'inchiesta è stata istituita per accertare cause e responsabilità che hanno portato al dissesto delle quattro banche coinvolte. Non abbiamo paura di dire che il governo, nonostante le belle promesse, a un anno di distanza è ancora inadempiente nei confronti dei suoi cittadini.