23 giugno 2025
Aggiornato 07:30
Al via dialogo tra quattro «good bank» e risparmiatori

Salva Banche, fumata nera sui rimborsi nell'incontro tra istituti e investitori

Un incontro interlocutorio, che ha lasciato cauti i vertici delle quattro banche salvate per decreto dal governo e delusi gli investitori che hanno perso parte dei loro risparmi, azzerati nell'ambito del salvataggio.

ROMA - Primo «contatto» tra le quattro nuove good bank e i risparmiatori, ma la situazione non cambia e la protesta andrà avanti. Dopo le tensioni delle ultime settimane, la riunione nella sede romana della Nuova Banca Marche è servita ad aprire il dialogo tra gli obbligazionisti penalizzati dal decreto salva-banche, senza però novità sugli indennizzi perchè gli istituti di credito aspettano le decisioni del governo. E mentre il ministero dell'economia sta lavorando «speditamente» sui decreti attuativi, la pressione sull'esecutivo e sugli istituti di credito non sembra destinata ad allentarsi: martedì 12 ci sarà un incontro tra i sindacati e il presidente Roberto Nicastro e nella stessa giornata è prevista una nuova manifestazione a Roma davanti alla sede della Consob.

«C'è stato un primo contatto - ha detto la presidente dell'associazione vittime del Salva-banche, Carmen Letizia Giorgianni - ma non ci sono novità: non sono emerse tipologie di ristoro oltre a quelle già messe a disposizione dal fondo di solidarietà (con una dote di 100 milioni, ndr). Le nuove banche non possono agire con soluzioni diverse rispetto a quelle già previste». È stata confermata «la tutela delle fasce più deboli, 687 persone nella fascia di povertà, ma è un numero insoddisfacente. Spero ci siano altri incontri, noi continuiamo la nostra protesta contro il governo e la Banca d'Italia».

Più rassicurante invece Maria Pierdicchi, consigliere indipendente delle quattro banche. «Siamo molto soddisfatti di questo incontro - ha sottolineato - abbiamo a cuore i risparmiatori. Risposte concrete sui criteri dei rimborsi saranno contenute nel decreto interministeriale che il governo dovrà emanare quanto prima, con l'obiettivo comune di accelerare sulla definizione delle norme per andare incontro ai risparmiatori. Da parte nostra garantiamo la massima collaborazione».

Un po' più prudente l'amministratore delegato della nuova Banca Etruria, Roberto Bertola. «Aspettiamo - ha affermato - che il governo definisca le regole per poter collaborare con loro. Siamo propositivi, vogliamo collaborare ma non possiamo andare al di là delle regole» definite dall'esecutivo. E dopo il vertice con l'Anac giovedì, in queste ore il Tesoro sta intensificando il lavoro sui decreti attuativi in collaborazione con Bankitalia e Consob.

L'incontro con gli obbligazionisti, assicurano però le nuove Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, «rappresenta una prima risposta e la volontà nell'operare in totale trasparenza delle nuove banche, che promuoveranno il confronto con le associazioni dei consumatori e dei risparmiatori riconosciute all'insegna del massimo impegno al dialogo». Le banche «hanno confermato un'ampia disponibilità a confrontarsi su tutte le posizioni emerse, ribadendo la priorità nel voler supportare i risparmiatori più bisognosi».

Rassicurazioni che per il momento non soddisfano gli obbligazionisti. «Sarà difficile - ha detto la presidente Giorgianni - relazionare con i risparmiatori. Le banche non si spostano rispetto a quello che è stato stabilito dal decreto. Noi auspichiamo che ci sia un intervento del governo che affronti la situazione. Chiediamo - ha concluso - un qualsiasi atto che ci possa far uscire da questa situazione, anche con un gesto volontario da parte delle banche o del sistema bancario».

(con fonte Askanews)