16 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Può mascherare un calo dei prezzi

Bce, Constancio mette in guardia dai rischi della bassa inflazione

Negli ultimi mesi i rischi di indebolimento dell'economia globale sono aumentati, e nell'area euro la Bce sta attentamente monitorando questi sviluppi ed è pronta ad agire per garantire la stabilità dei prezzi

ROMA - Negli ultimi mesi i rischi di indebolimento dell'economia globale «sono aumentati», e nell'area euro la Bce «sta attentamente monitorando questi sviluppi ed è pronta ad agire per garantire l'attuazione del suo mandato»: assicurare la stabilità dei prezzi. Lo ha affermato il vicepresidente, Viktor Constancio intervenendo ad una conferenza a Berlino. Il banchiere centrale ha elencato i molteplici rischi legati all'inflazione eccessivamente bassa, avvertendo come "tutti gli studi" sull'argomento mostrino quando risulta a zero «maschera» in realtà un calo dei prezzi.

Caro vita
E nell'area euro il caro vita euro è tornato addirittura sottozero, mentre l'obiettivo dell'istituzione monetaria sarebbe di avere una inflazione inferiore ma vicina al 2 per cento. Per questo ha messo in campo una serie di misure espansive, dai tassi di interesse ai minimi storici alla manovra di quantitative easing, acquisti di titoli da 60 miliardi di euro al mese lanciata lo scorso marzo.

Misure della Bce
Dato che però l'inflazione continua a mostrarsi fiacca, la scorsa settimana il presidente Mario Draghi ha preannunciato che a dicembre la Bce dovrebbe procedere ad un potenziamento degli stimoli. «La combinazione di bassa inflazione e crescita - ha detto Constancio - indica fondamentalmente una mancanza di domanda che frena la ripresa».

Rischi
Il banchiere centrale ha indicato diversi aspetti tramite i quali la bassa inflazione può risultare dannosa. In un contesto di tassi ufficiali a zero, una inflazione che cala si traduce in tassi reali che aumentano. Può poi influenzare le attese generali del pubblico, favorendo l'ingenerarsi di un circolo vizioso di procastinamento degli acquisti, in attesa di cali dei prezzi che tende a favorire altra debolezza dei prezzi. Rende più pesanti gli indebitamenti (che siano delle famiglie o degli Stati), perché viene meno quella sorta di alleggerimento legato proprio al fisiologico aumentare dei prezzi. Inoltre «tutti gli studi empirici - ha detto Constancio - indicano come vi sia una distorsione positiva nella misurazione dei prezzi, che implica che un tasso di inflazione a zero maschererebbe prezzi che in realtà sono in calo». Il vicepresidente ha invece assicurato che si segue attentamente l'analisi macroprudenziale per evitare che insorgano rischi sistemici o bolle speculative, e che al momento «non si cono segnali di generali sopravvalutazioni delle attività nell'area euro».

(Con fonte Askanews)