19 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Il Pil è aumentato dello 0,4%

L'Istat rivede al rialzo il dato della crescita nazionale

Secondo l'Istituto nazionale di statistica l'economia italiana cresce più del previsto

ROMA (askanews) - L'economia italiana cresce più del previsto. L'Istat ha rivisto al rialzo le stime del Pil relative al primo e al secondo trimestre del 2015. Nei primi tre mesi dell'anno il Pil è aumentato dello 0,4% (+0,3% la stima precedentemente diffusa dall'Istituto). Nel secondo trimestre il Pil è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (da +0,2% stimato in precedenza) e dello 0,7% nei confronti del secondo trimestre del 2014 (da +0,5% della stima precedente).

La crescita è trainata dalla domanda interna
Il secondo trimestre del 2015 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al secondo trimestre del 2014. «La crescita - hanno spiegato i tecnici dell'Istituto - è trainata dalla componente interna più che da quella estera. Nel secondo trimestre, poi, molto del contributo arriva dai consumi nazionali». Rispetto al trimestre precendente, i principali aggregati della domanda interna hanno mostrato andamenti dissimili, con i consumi finali nazionali in aumento dello 0,3% (+0,4% per i consumi finali dei residenti) e gli investimenti fissi lordi in diminuzione dello 0,3%. Riguardo alle componenti estere si è registrata una crescita più intensa per le importazioni (+2,2%) che per le esportazioni (+1,2%).

Cresce il valore aggiunto dell'agricoltura e quello dei servizi
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per 0,2 punti percentuali (+0,3 il contributo dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (Isp), nullo quello della spesa della Pubblica Amministrazione (Pa) e -0,1 quello degli investimenti fissi lordi). Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del Pil (+0,4 punti percentuali), mentre l'apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,2 punti percentuali. Rispetto al trimestre precedente, il valore aggiunto dell'industria è rimasto stazionario e quello dei servizi è aumentato dello 0,3%, mentre quello dell'agricoltura è diminuito dell'1,1%. La stabilità congiunturale del settore industriale deriva da una crescita dello dell'industria in senso stretto (+0,2%) e da una flessione delle costruzioni (-0,7%). In termini tendenziali, il valore aggiunto dell'industria ha registrato una variazione nulla, con un incremento dello 0,4% dell'industria in senso stretto e una flessione dell'1,5% delle costruzioni; il valore aggiunto dell'agricoltura è aumentato dell'1,7% e quello dei servizi dello 0,5%.