Morta nei campi per due euro l'ora. Il marito chiede la verità
La donna italiana deceduta lo scorso luglio ad Andria si era sentita male mentre lavorava all'acinellatura dell'uva
ROMA (askanews) - Povertà e disoccupazione affliggono tante, troppe, famiglie italiane. Ma questa storia non può restare inascoltata. Il governo deve fare di più per dare risposte concrete alle necessità del Belpaese.
Non so di cosa è morta mia moglie
«Andava via di casa alle 2 di notte. Prendeva l'autobus alle 3. Ai campi, ad Andria, da San Giorgio Jonico, arrivava intorno alle 5.30. Noi a casa la rivedevamo non prima delle 3 del pomeriggio, in alcuni casi anche alle 6. Guadagnava 27 euro al giorno. Poco. Ma per noi quei soldi erano importanti, erano soldi sicuri, assolutamente indispensabili. Fin quando è arrivata quella telefonata: Paola si era sentita male, io non sono riuscito nemmeno a salutarla: ora Paola non c'è più». Paola Clemente, 49 anni, è morta il 13 luglio ad Andria mentre lavorava all'acinellatura dell'uva. Viveva insieme con suo marito e i suoi tre figli a San Giorgio Jonico, trecento chilometri di distanza circa. Il coniuge, ora, in un'intervista a Repubblica chiede «verità» perché non sa di cosa è morta la moglie: «Non lo so. Dicono infarto. Ma non abbiamo niente, né un referto, né l'esito del soccorso dell'ambulanza. Mi hanno detto che è intervenuto il 118, ma non sono sicuro».
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