Il paradosso della finanza: in Ue 50 titoli con rendimenti negativi
E' solo questione di tempo, ma i mercati sono convinti che a breve il Bund decennale tedesco sarà emesso con rendimento negativo. Sul mercato secondario il titolo viaggia sul minimo storico dello 0,1450% rispetto a un tasso di interesse di mezzo punto percentuale all'inizio dell'anno. Ma non è il solo, nell'Eurozona, ad avere questo problema.
Roma (askanews) - E' solo questione di tempo, ma i mercati sono convinti che a breve il Bund decennale tedesco sarà emesso con rendimento negativo. Sul mercato secondario il titolo viaggia sul minimo storico dello 0,1450% rispetto a un tasso di interesse di mezzo punto percentuale all'inizio dell'anno. La scorsa settimana la Svizzera è stato il primo paese e emettere un bond decennale con rendimento negativo, pari a -0,055%. Significa che un sottoscrittore che terrà in portafoglio il titolo fino alla scadenza dovrà pagare il governo elvetico.
Il 25% dei bond governativi dell'Ue ha rendimenti negativi
Il quantitative easing da 60 miliardi di euro al mese avviato dalla Bce a marzo ha accentuato la dinamica di discesa dei tassi di interessi sui bond governativi dell'area euro. Tra i paesi del club dell'euro sul mercato secondario sono già 50 i bond con rendimenti sotto zero, comprendendo anche le ultime emissioni dell'Esm (quella da 3 miliardi del mese scorso con scadenza a 30 mesi ha avuto per la prima volta rendimento negativo all'emissione, -0,07%). Un report di Citigroup calcola che circa il 25% del totale dei bond governativi dell'area euro presenta rendimenti negativi sul mercato secondario. La sola Germania presenta interessi negativi su quasi metà dell'intero debito pubblico collocato e oltre il 30% sui titoli con scadenza superiore ai 12 mesi. Il 20% dei bond olandesi ha tassi negativi, il 19% della Finlandia e il 6% dell'Austria.
Alcuni titoli tedeschi non possono essere più acquistati da Bruxelles
Guardando più in dettaglio ci sono sette scadenze di titoli tedeschi che sul secondario viaggiano a tassi negativi, fino al Bund a sette anni. Il triennale presenta uno yield pari a -0,248% e quindi non può essere acquistato nell'ambito del QE che prevede l'acquisto di titoli da 3 a 30 anni anche con rendimenti negativi ma entro il limite dello -0,20%. Oltre 50 miliardi di euro di titoli che non possono essere acquistati. Il titolo a 4 anni è prossimo al limite (oggi mostra un rendimento pari a -0,189%), altri 50 miliardi di euro di titoli. Anche il triennale austriaco è vicino al limite consentito, con uno yield negativo di -0,180%, quasi 13 miliardi di euro in circolazione. Si muovono verso il limite fissato dalla Bce, anche il triennale dell'Olanda (-0,163%), Finlandia (-0,158%) e Belgio (-0,150%). Sfiora lo 0,150% negativo il triennale francese con quasi 60 miliardi di euro in circolazione sul mercato secondario.
Il QE sta creando anomalie e alterando il mercato dei bond
Nonostante i tassi in picchiata da inizio anno, gli investitori continuano ad acquistare i titoli di Stato. Il biennale e la scadenza a tre anni dell'Irlanda sono a tassi negativi e il segno meno è apparso anche per un titolo spagnolo, il trimestrale. Le aspettative e poi l'avvio del QE da parte della Bce e la politica asimmetrica da parte della Fed stanno alterando il mercato dei bond governativi come mai in passato, creando anomalie. Ad esempio, un paese come il Portogallo con rating BB, che significa a rischio sul debito pubblico, presenta un rendimento sul decennale dell'1,68%, rispetto all'1,83% del T Bond americano che ha un rating AA+. Anche per questo per la Federal Reserve americana non è semplice meter fine al programma di quantitative easing e l'imminente rialzo dei tassi non può esacerbare ulteriormente lo spread tra i titoli americani e quelli europei.
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