19 aprile 2024
Aggiornato 09:00
CDA sospende cessioni in Romania, proseguono in Slovacchia

Il Tesoro vende il 5,7% di azioni ENEL

A seguito dell'operazione la partecipazione del Ministero delle Finanze è scesa dal 31,24 per cento al 25,5 per cento. Via XX settembre ha incassato circa 2,2 miliardi

ROMA - Il Tesoro ha ceduto il 5,74 per cento delle azioni possedute nel capitale Enel (540,116,400 azioni ordinarie), incassando circa 2,2 miliardi. Lo ha comunicato una nota di Viale XX Settembre. Il titolo ha reagito con una flessione (-1.53% a 3,98 euro alle 9,30) dopo l'annuncio.

TESORO SCENDE A 25,5% - A seguito dell'operazione, la partecipazione detenuta dal Tesoro in Enel è scesa dal 31,24 per cento al 25,5 per cento circa del capitale sociale della società. Il regolamento dell'operazione avverrà il prossimo 2 marzo. Gli altri due azionisti rilevanti sono Natixis S.A. (2,64%) e la People’s Bank of China (2,07%). BofA Merrill Lynch, Goldman Sachs International, Mediobanca, e UniCredit Corporate & Investment Banking hanno svolto il ruolo di Joint Bookrunners nell'ambito dell'operazione che ha l'obiettivo di promuovere il collocamento delle suddette azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri. Il Tesoro si è impegnato con i Joint Bookrunners a non vendere sul mercato ulteriori azioni Enel per un periodo di 180 giorni senza il consenso degli stessi Joint Bookrunners e salvo esenzioni come da prassi di mercato. Equita SIM e Clifford Chance hanno assistito il Tesoro rispettivamente in qualità di advisor finanziario ed advisor legale.

STOP CESSIONI ROMANIA, AVANTI IN SLOVACCHIA - Intanto ieri il consiglio di amministrazione di Enel ha esaminato gli aggiornamenti del piano di dismissione delle partecipazioni del gruppo in Europa dell’Est, già annunciato il 10 luglio 2014. Il cda, anche alla luce delle linee strategiche alla base  del nuovo piano industriale che sarà presentato alla comunità finanziaria il prossimo 19 marzo, ha condiviso di sospendere il processo di cessione degli asset di distribuzione e vendita posseduti in Romania e di proseguire quello di cessione degli asset di generazione posseduti in Slovacchia.