25 giugno 2025
Aggiornato 09:00
Indagine Monitor Nosmisma

Il vino fa bene al turismo

Il vino italiano non catalizza ancora l'attrattività che è in grado di esprimere. A dirlo sono i numeri che Wine Monitor Nomisma ha raccolto, realizzando anche una survey con 1.300 interviste sulla popolazione italiana, commissionata dal Consorzio di Tutela Vini del Trentino.

ROMA - Il potenziale del vino italiano e la sua capacità di attrazione turistica sono completamente sfruttate dal nostro Paese? La risposta è no. Infatti solo il 9% dei turisti stranieri dichiara che la scelta del territorio italiano è collegata ad una prevalente motivazione enogastronomica. Percentuale che scende ulteriormente se si considerano solo i turisti italiani: solo il 4,7% di loro è infatti spinto da questa variabile (in crescita, tuttavia, rispetto al 2008, in cui si era fermi al 3,2%).

Ne emerge che il vino italiano non catalizza ancora l'attrattività che è in grado di esprimere. A dirlo sono i numeri che Wine Monitor Nomisma ha raccolto, realizzando anche una survey dal titolo «Il mercato interno: consumi, tendenze, prospettive. L'attrattività del vino nella scelta delle mete turistiche e il ruolo degli acquisti diretti di vino durante le vacanze/escursioni», con 1.300 interviste sulla popolazione italiana, commissionata dal Consorzio di Tutela Vini del Trentino.

L'indagine focalizza l'attenzione sul posizionamento reputazionale del Trentino: il 12% degli italiani lo giudica infatti il luogo ideale dove trascorrere vacanze e fare escursioni (al quinto posto, insieme al Veneto, dopo Toscana, Sicilia, Puglia e Sardegna e con una buona capacità di creare fedeltà oltre al trial) e tra i luoghi del Bel Paese in cui i vigneti contribuiscono maggiormente a rendere unica la bellezza del paesaggio (al quarto posto, insieme alle Langhe, con l'11% di preferenze, a ridosso dei Terrazzamenti liguri, al 12%, del Franciacorta, al 13%, ma distaccato dal 29% delle colline senesi, al primo posto della classifica). Numeri confermati dall'alto tasso di Retention Rate (39 su 100), cioè il rapporto tra esperienza recente e trial-almeno una volta, che dimostra la capacità del brand Trentino di creare fedeltà dopo la prima esperienza di vacanza.

Tra i punti di forza, a fianco della natura incontaminata, che vede primeggiare le Dolomiti con il 38% di preferenze, vi sia anche l'enogastronomia, considerata al primo posto per l'11% dei turisti. Infatti, all'interno della mappa valoriale, il Trentino è percepito innanzitutto come luogo amico della natura (prima risposta per il 32% della public opinion) ma anche come ricco giacimento di cibi e vini di grande qualità (28%), oltre che ospitale (25%) e salutare (24%).

Che il Trentino sia un importante territorio vitivinicolo italiano è confermato dall'ampia awareness spontanea dei suoi vini: il 48% degli italiani dichiara di conoscere i vini Trentini. I più conosciuti sono i bianchi fermi: Pinot Grigio, Müller Thurgau e Chardonnay, soprattutto tra turisti ed escursionisti del Trentino, dove la notorietà raggiunge oltre il 70% del target. Tra le bollicine, primeggia il Trento DOC, la cui awareness raggiunge il 50% tra i «frequentatori» del Trentino.