19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
La Fiom scende in piazza

Landini: Voglio uno sciopero generale delle tute blu

La partecipazione alla manifestazione del 25 ottobre assieme alla Cgil contro la riforma del lavoro è fuori discussione, ma il segretario della Fiom, Maurizio Landini, spera anche in uno sciopero generale delle tute blu per marcare ancora di più la distanza dal governo Renzi.

CERVIA - La partecipazione alla manifestazione del 25 ottobre assieme alla Cgil contro la riforma del lavoro è fuori discussione, ma il segretario della Fiom, Maurizio Landini, spera anche in uno sciopero generale delle tute blu per marcare ancora di più la distanza dal governo Renzi. All'assemblea nazionale in corso a Cervia il leader dei metalmeccanici ha aperto il dibattito su ulteriori forme di protesta, per le quali occorrerà coinvolgere anche i lavoratori precari e i cassintegrati. Saranno i delegati, domani, a decidere quali altre forme mettere in campo nei prossimi mesi; non è escluso - ha spiegato il segretario - anche uno «sciopero alla rovescia» come venne sperimentato in passato. Le conclusioni verranno portate alla direzione della Cgil convocata domani a Bologna per discutere sulla manifestazione.

LANDINI: TUTTI IN PIAZZA - «E' importante che l'assemblea della Fiom, oltre a lavorare per la riuscita della manifestazione del 25 ottobre, dia mandato alla segreteria anche di arrivare allo sciopero generale» ha detto Landini nel suo intervento, giustificando la protesta come l'occasione «per dire alle persone che vogliamo fare sul serio e batterci fino in fondo». Sarà l'assemblea a dare il via libera a uno sciopero generale, ma il segretario non esclude altre forme impiegate già ai tempi di Giuseppe Di Vittorio, con il coinvolgimento delle città e dei territori: «c'è necessità di una riflessione, di studiare forme di mobilitazione e di riorganizzazione del mondo del lavoro, forme che possiamo inventarci per raccontare questo tempo. Gli scioperi - ha aggiunto - sono necessari e indispensabili, ma quando fai lo sciopero i cassaintegrati e precari non lo possono fare. Abbiamo bisogno di riunificare ed evitare la competizione tra le persone».