29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Risicoltura

Confagricoltura e Coldiretti: «Bene Governo su import riso da Cambogia»

Con questa iniziativa l'Italia punta ad ottenere il ripristino immediato del dazio ordinario di 175 euro su ogni tonnellata di riso lavorato importato dalla Cambogia, per un periodo di 12 mesi, in attesa che la Dg Commercio della Commissione Europea si pronunci definitivamente sulla richiesta italiana.

ROMA - Confagricoltura esprime grande soddisfazione per la decisione del Governo italiano di inviare alla Commissione Europea la richiesta di applicare all'importazione di riso dalla Cambogia la clausola di salvaguardia prevista dal regolamento (CE) n. 978/2012, che disciplina il trattamento preferenziale accordato dall'Ue alle importazioni dai Paesi terzi Meno Avanzati (EBA-Everything But Arms che liberalizza l'import di tutti i prodotti, tranne armi e munizioni appunto, dai PMA).

Con questa iniziativa l'Italia punta ad ottenere il ripristino immediato del dazio ordinario di 175 euro su ogni tonnellata di riso lavorato importato dalla Cambogia, per un periodo di 12 mesi, in attesa che la Dg Commercio della Commissione Europea si pronunci definitivamente sulla richiesta italiana.

Confagricoltura segnala che a Bruxelles è stato trasmesso dal Ministero per lo Sviluppo Economico un corposo dossier - predisposto dall'Ente Nazionale Risi insieme all'associazione dell'industria risiera e alle organizzazioni degli agricoltori - che documenta il calo continuo delle vendite di riso lungo "indica" italiano nel mercato comunitario, a causa della crescita esponenziale dell'importazione di riso cambogiano (+ 49% su base annua nei primi cinque mesi di quest'anno e addirittura +80% nell'ultima campagna - v. tabella). Crescita che è collegata evidentemente all'agevolazione doganale.

«Ora - commenta Mario Guidi, presidente di Confagricoltura - ci aspettiamo che altri Paesi dell'UE come la Spagna e la Grecia, dove il riso è economicamente importante, seguano l'esempio dell'Italia. Non c'è, infatti, una regione risicola europea che possa pensare di poter reggere la concorrenza sul prezzo del prodotto cambogiano importato a dazio zero».

«Per questo - conclude Guidi - sento di dover ringraziare il Ministro delle Politiche Agricole Martina e il Vice Ministro dello Sviluppo Economico Calenda per l'attenzione dimostrata al problema. Si registra una crescente tensione tra i risicoltori italiani; alla vigilia della nuova campagna commerciale che partirà purtroppo 'col fiato corto' a causa della grande quantità di riso lungo 'indica' invenduto nei magazzini».

Soddisfatta anche la Coldiretti
Con la richiesta di adozione di misure di salvaguardia europee nei confronti dell'importazione di riso greggio cambogiano del tipo indica, il Governo ha mantenuto l'impegno assunto al termine della nostra mobilitazione. E' quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare il documento tecnico sull'impatto delle importazioni a dazio zero inviato alla Commissione europea, dal vice ministro dello Sviluppo Economico, con delega al Commercio estero Carlo Calenda, in collaborazione con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che ha incontrato la delegazione della Coldiretti proveniente da tutte le regioni.

Nel documento si legge che la richiesta di adozione di misure di salvaguardia è giustificata dal fatto che "nelle ultime 5 campagne le importazioni di riso dalla Cambogia nell' Unione Europea sono aumentate da 5mila a 181mila tonnellate raggiungendo il 23 per cento di tutto l'import Ue grazie alla completa liberalizzazione tariffaria avvenuta il primo settembre 2009 a favore dei Paesi beneficiari del sistema di preferenze tariffarie generalizzate di cui all'articolo 1, paragrafo, lettera c (EBA) del regolamento UE n.987.

Il persistente aumento delle importazioni dalla Cambogia continua a creare pressione sul mercato UE con conseguente ulteriore riduzione dei prezzi del riso di tipo indica e disincentivo a coltivare questo tipo di riso".

«Con la nostra mobilitazione si è finalmente avviata una procedura a livello comunitario che siamo pronti a sostenere alleanze con le associazioni degli agricoltori dei Paesi Europei produttori di riso come Grecia, Francia, Bulgaria e Spagna per supportare le iniziative delle istituzioni», ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell'apprezzare la decisa accelerazione impressa dal Governo. Dobbiamo lavorare a livello comunitario per l'applicazione della clausola di salvaguardia nei confronti delle importazioni incontrollate ma - ha concluso Moncalvo - anche a livello nazionale dove occorre introdurre l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza, dare pubblicità ai nomi delle industrie che utilizzano riso straniero, ma anche l'istituzione di una unica borsa merci e la rivisitazione dell'attività dell'Ente Nazionale Risi.