19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Mertcati finanziari

Tassi BTP ai minimi da 28 mesi, spread giù a 265. Milano vola: +2%

Continuano a segnare progressi i titoli di Stato italiani sul mercato, mentre sembra proseguire quella sorta di «effetto Napolitano» che ieri, dopo la rielezione del presidente della Repubblica, ha visto migliorare il quadro sulla penisola nella prospettiva di una uscita dallo stallo politico che si trascina da settimane

ROMA - Continuano a segnare progressi i titoli di Stato italiani sul mercato, mentre sembra proseguire quella sorta di 'effetto Napolitano' che ieri, dopo la rielezione del presidente della Repubblica, ha visto migliorare il quadro sulla penisola nella prospettiva di una uscita dallo stallo politico che si trascina da settimane. Oggi però a sostenere i mercati, e non solo quelli dei bond ma anche quelli azionari, contribuisce non poco anche il rafforzarsi delle prospettive di un imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Bce.

CALA LO SPREAD - In questo quadro la tendenza al miglioramento sui titoli pubblici italiani si è rafforzata in misura tale che per la prima volta dal novembre del 2010 i rendimenti dei Btp a 10 anni di scadenza sono scesi al di sotto della soglia psicologica del 4 per cento. I tassi retributivi sono scesi fino al 3,997 per cento, contro il 4,058 per cento di ieri in chiusura. Su queste emissioni i rendimenti sono in un rapporto inversamente proporzionale con il prezzo.
In questo modo continua a stringersi il differenziale o spread tra i rendimenti dei Btp e in Bund equivalenti della Germania: ora è sceso fin sotto i 270 punti base, con un minimo a quota 265 che è sui minimi che si registravano prima delle elezioni di fine febbraio.

MILANO +2% - La Borsa di Milano intanto continua a salire anche oggi, con il Ftse-Mib che accelera ad un esuberante più 2,12 per cento nel pomeriggio. Ma oggi è tutta l'Europa che balza in avanti Parigi segna un più 2,88 per cento, Francoforte più 2,09 per cento, Londra più 1,74 per cento e Madrid più 2,67 per cento. Paradossalmente a spingere listini sono stati i risultati negativi delle indagini sull'attività delle imprese dell'area euro, che hanno rafforzato le ipotesi di un taglio dei tassi la prossima settimana da parte della Bce. Infatti l'euro non si accoda ai recuperi ma perde leggermente terreno a 1,3018 dollari. Infine segnali positivi sono giunti anche da un'asta di titoli di Stato in Spagna.