29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
A partire da questa settimana

AIAB si trasferisce alla Città dell’Altra Economia

Uno dei primi spazi in Europa interamente dedicato a pratiche economiche caratterizzate da processi a basso impatto ambientale e di inclusione sociale, che garantiscono un'equa distribuzione del valore, non perseguono un profitto distruttivo di territorio e comunità umane e mettono al centro le persone e l'ambiente

ROMA - A partire da questa settimana AIAB Federale trasferisce i suoi uffici negli spazi della Città dell'Altra Economia di Roma, in Largo Dino Frisullo, uno dei primi spazi in Europa interamente dedicato a pratiche economiche caratterizzate da processi a basso impatto ambientale e di inclusione sociale, che garantiscono un'equa distribuzione del valore, non perseguono un profitto distruttivo di territorio e comunità umane e mettono al centro le persone e l'ambiente. E’ in questo contesto che AIAB ha deciso di inserirsi dando seguito a un percorso già intrapreso con il progetto di gestione del Consorzio CAE, il comitato di indirizzo che ha vinto il bando di Roma Capitale per gestire lo spazio, costituito da un'ampia rete di partner di cui AIAB fa parte.

«Non ci spostiamo in un posto casuale o anonimo, ma in un luogo che abbiamo scelto e sosteniamo, collaborando da tempo alla realizzazione di una nuova prospettiva economico-sociale, consapevole e vocata alla ricostruzione di una legittimità sociale dei processi produttivi e distributivi – ha dichiarato Alessandro Triantafyllidis, presidente di AIAB –. In questo spazio di elaborazione culturale pertanto sarà anche più facile per noi incontrare i nostri soci, gli operatori del bio e dintorni. L’agricoltura biologica andrà ad inserirsi, infatti, come scelta etica per lo sviluppo di un modello di produzione agroalimentare che abbia a cuore la cura e valorizzazione delle risorse naturali all’interno di un modello di sviluppo capace di durare nel tempo, Lavoreremo insieme alle realtà già presenti alla CAE per costruire insieme una risposta concreta alla crisi, quella basata sul lavoro artigianale, sulla manutenzione di beni e servizi, sul commercio di prodotti realizzati nel rispetto di comunità e ambiente, lavorando fianco a fianco alla promozione dell’altra economia».

La sede della Città dell'Altra Economia, a Testaccio, occupa 3.500 mq recuperati dall'edificio delle antiche Pese del Bestiame, dalle tettoie e dalle pensiline del Campo Boario dell’ex Mattatoio di Roma. Realizzato secondo principi di bioarchitettura e con soluzioni innovative nel rispetto del contesto storico, il progetto è inserito nel più vasto recupero dell'area del Mattatoio che darà luogo alla Città delle Arti. La Città è organizzata in spazi di esposizione e vendita di prodotti biologici, equi e solidali, di riciclo o riuso di materiali. Insieme ad operatori del settore delle energie rinnovabili e della bioedilizia sono presenti un ristorante e un bar con cibi e bevande realizzati con prodotti provenienti dall'agricoltura biologica e dal commercio equo e solidale.

Il progetto di gestione del Consorzio Città dell'Altra Economia–CAE di cui fa parte l’AIAB, insieme alla Cooperativa 29 giugno, la Cooperativa Agricoltura Nuova e la Cooperativa Sociale Integra ha l’ambizione di trasformare la CAE in un laboratorio permanente di promozione cittadina, nazionale e internazionale dell’Altra Economia, una cultura del consumo intelligente basato sui diritti dei cittadini. Gli enti hanno, quindi, costituito una compagine che per dimensioni, competenze, esperienze dirette, possibilità di investimento, capacità di rete è in grado di rendere fattibile una nuova fase del progetto della CAE. Un progetto di gestione che ha un carattere inclusivo e aperto con un comitato di indirizzo costituito da un'ampia rete di partner fornirà indicazioni per la gestione e verrà coinvolto nella programmazione delle attività.

È in questo quadro di relazioni e valori che l’AIAB Federale troverà non solo uno spazio di lavoro, ma soprattutto un profilo di coerenza e testimonianza.

Per informazioni: www.cittadellaltraeconomia.org