26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Lo ha reso noto ieri in occasione della «Biodomenica» festeggiata in tutta Italia

Coldiretti: consumi a picco, ma cresce la voglia di «bio»

Nel carrello della spesa degli italiani cresce solo il biologico, che fa segnare un aumento del 6,1 per cento nel primo semestre del 2012 in netta controtendenza con il calo del 3 per cento dei consumi alimentari nello steso periodo. L'Italia è leader europea nel numero di imprese biologiche, cresciute dell' 1,3 per cento in un anno

ROMA - Nel carrello della spesa degli italiani aumenta solo il biologico che fa segnare un aumento del 6,1 per cento nel primo semestre del 2012 in netta controtendenza con il calo del 3 per cento dei consumi alimentari nelle steso periodo. Lo ha reso noto Coldiretti in occasione della «Biodomenica» festeggiata ieri in tutta Italia, insieme a Legambiente e Aiab.

Molte e le più diverse per la celebrazione dei cibi biologici. A partire dai nuovi giardini del quartiere Isola a Milano, con le «officine del bio», la preparazione della pasta fatta in casa, la lavorazione del miele e della cera d'api, la piantumazione delle erbe officinali ma anche la pigiatura dell'uva con adulti e bambini. Il fatturato dei prodotti biologici in dieci anni - sottolinea la Coldiretti - è triplicato passando da meno di un miliardo di euro del 2000 agli oltre tre miliardi di euro attuali.

L'Italia è leader europea nel numero di imprese biologiche che sono cresciute dell' 1,3 per cento in un anno attestandosi sulle 48.296 unità con un fatturato interno di oltre un miliardo e 550 milioni di euro, secondo il dossier BioBenessere presentato in occasione della Biodomenica. Nonostante la crisi - spiega Coldiretti - il bio è un settore nel quale nel nostro Paese si coltivano oltre un milione e 96 mila ettari coltivati.

La tendenza di crescita nei consumi nel 2012 è più evidente nel Nord Est (+14,2 per cento) e nel Centro (+11 per cento) ed dipesa in modo particolare dagli aumenti fatti registrare dalle bevande analcoliche, i biscotti, dolciumi e gli snack ed in misura minore i derivati del latte bio. L'acquirente tipo - continua la Coldiretti - è di una classe economica medio-alta, giovane, appartiene una famiglia non numerosa ed è residente nel Nord.