28 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Mille giorni all'Expo di Milano

Expo 2015, le certezze di Monti

Il Premier: «Sono certo del successo di Milano 2015. Sarà il successo di tutta l'Italia e della sua volontà comune di riscatto, di rilancio per la nostra economia. L'Italia saprà operare con orgoglio, metodo, organizzazione, serietà». Bracco commissario per il padiglione Italia

ROMA - «Sono certo del successo di Milano 2015. Sarà il successo di tutta l'Italia e della sua volontà comune di riscatto, di rilancio per la nostra economia. L'Italia saprà operare con orgoglio, metodo, organizzazione, serietà». Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio, Mario Monti, in una dichiarazione rilasciata in occasione dei 1.000 giorni che mancano oggi all'inaugurazione dell'Esposizione Universale di Milano 2015.
«Mancano mille giorni all'Expo di Milano - ha ricordato il premier - e voglio far pervenire il mio augurio più vivo agli organizzatori che hanno la grande responsabilità di operare per il successo dell'unico evento di dimensione mondiale che l'Italia abbia in programma nei prossimi lustri». «Il tema - alimentare il mondo - ci obbliga a ripensare un intero settore industriale e produttivo che è profondamente radicato nella nostra identità millenaria e che ci accompagnerà fuori dalla crisi attuale», ha sottolineato Monti.
«Il Governo - ha aggiunto - ha fornito in questi mesi tutto il supporto necessario normativo, giuridico e organizzativo al lavoro degli organi preposti. Continueremo a farlo giorno per giorno. Le adesioni di ben 93 Paesi a distanza di tre anni sono dimostra che il successo è a portata di mano. Tutti gli ostacoli operativi vanno superati - ha detto ancora Monti - con la consapevolezza che stiamo operando per il bene di tutta l'Italia. Tutto il Paese deve essere coinvolto nello sforzo, e tutti trarranno benefici dal suo successo. Sono certo che, ancora una volta, l'Italia desterà ammirazione per la sua creatività, originalità ed economicità nelle scelte operate».

Bracco commissario per il padiglione Italia - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, di concerto con il ministro degli Affari esteri, Giulio Terzi, ha nominato la dottoressa Diana Bracco commissario generale di sezione per il padiglione Italia, all'Expo di Milano 2015, ai sensi dell'articolo 13 della convenzione sulle esposizioni internazionali firmata a Parigi il 22 novembre 1928, fino al 31 dicembre 2016. Lo ha riferito un comunicato stampa di Palazzo Chigi.
Il commissario generale di sezione, Diana Bracco, rappresenterà il governo italiano - spiega ancora la nota - in quanto partecipante ufficiale all'Expo di Milano 2015, ed informerà periodicamente il presidente del Consiglio dei ministri, il ministro degli Affari esteri e il commissario generale dell'Expo sui contenuti della presenza italiana all'Esposizione.
Per Padiglione Italia si intende l'area espositiva italiana, ovvero tutti gli spazi espositivi all'interno del sito, tra cui l'edificio definito «Palazzo Italia» e il «Cardo».

Sala: Felice per nomina Bracco, darà impulso positivo - «L'incarico a Diana Bracco per il padiglione Italia dell'Esposizione Universale è una gran bella notizia in vista della sfida del 2015». Così Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015 spa, che si dichiara «personalmente felice per la decisione del presidente Monti. Sono certo che sarà motivo di impulso positivo verso le istituzioni locali, quelle nazionali e verso il mondo delle imprese».
Per Sala, «l'Italia è chiamata a dare il meglio di sé tanto nell'organizzare l'Esposizione Universale quanto nel rappresentarsi attraverso il padiglione. Per questo la società Expo 2015, pur nella distinzione doverosa di ruoli, garantirà il massimo sostegno e la più concreta collaborazione alla sua presidente, da oggi anche commissario per il padiglione Italia».

Peluffo: Condizioni successo ci sono, utile a ripresa - Per Expo 2015 «le condizioni del successo ci sono tutte». Lo ha assicurato il coordinatore della cabina di regia governativa per il supporto all'Expo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Peluffo. «Mancano mille giorni - ha ricordato - a un momento storico per l'Italia. Centonove anni dopo l'Expo universale di Milano del 1906, centoquattro anni dopo l'Expo internazionale di Torino e Roma del 1911, cinquantaquattro anni dopo l'Expo internazionale di Torino del 1961, il mondo si riunirà in Italia per guardare al futuro dell'alimentazione, della cucina, della sostenibilità ambientale».