28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Previdenza | Riforma pensioni

Pensioni: Fassina, esodati? Decreto inadeguato

Il responsabile Economia e Lavoro del PD: Le risorse alzando l'imposta sui capitali evasi e scudati. Zipponi (IdV): La partita non è chiusa. Lamonica (Cgil) a Fornero: Servono risposte per tutti. Angeletti (UIL): Il problema va risolto in Parlamento

ROMA - «Il decreto in arrivo sui lavoratori e lavoratrici senza lavoro e senza pensione, i cosiddetti lavoratori 'esodati', quelli in mobilità, in contribuzione straordinaria, è inadeguato». Lo afferma il responsabile Economia e Lavoro del Pd Stefano Fassina.
«L'errore compiuto dal governo nel decreto Salva-Italia - aggiunge - va corretto interamente. Nessuno va escluso. L'iniquità profonda e le condizioni drammatiche di centinaia di migliaia di uomini e donne vanno affrontate subite. Non possono rimanere nell'incertezza. Le risorse per coprire la spesa vanno trovate attraverso l'innalzamento dell'imposta sui capitali evasi e scudati. Perché si può cancellare il patto con chi ha 40 anni di lavoro alle spalle o 1200 euro al mese, e non si può rivedere il vergognoso accordo fatto da Berlusconi, Tremonti e Bossi con i grandi evasori per 105 miliardi di euro?».

Zipponi (IdV): La partita non è chiusa - «Tornata in Italia, il ministro Fornero riprende ad affrontare, in modo approssimativo e sgangherato, temi delicatissimi come quello sugli esodati e sul sistema pensionistico». Lo ha affermato in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi.
«Stiamo ancora aspettando - ha osservato - il numero esatto e il relativo costo di quanti hanno firmato le proprie dimissioni individuali o collettive, basandosi sull'età e sui criteri di anzianità sul lavoro, come era previsto nel patto con lo Stato. E invece ora migliaia di persone rischiano di restare, per anni, senza stipendio e senza pensione. Dichiarare chiuso il problema degli esodati, come se si trattasse di un puro conto ragionieristico, significa considerare il valore delle persone, le loro aspettative di vita e i loro progetti nulla più che merce da buttare. Eppure, proprio ieri, in commissione lavoro al Senato, il governo ha accolto un ordine del giorno dell'Idv, impegnandosi alla copertura totale per tutti coloro che hanno sottoscritto accordi di esodo entro il 31 dicembre 2011».

Lamonica (Cgil) a Fornero: Servono risposte per tutti - «Se la partita esodati è aperta per il Parlamento, lo deve essere anche per il Governo». Lo afferma Vera Lamonica, segretario confederale della Cgil.
«Il tono perentorio del ministro - spiega Lamonica - nasconde uno scarico di responsabilità e l'incapacità di farsi carico di uno dei più acuti problemi sociali del momento, frutto della perdita di posti di lavoro prodotta dalla crisi, e della sua riforma delle pensioni senza previsioni di gradualità e norme di transizione».

Angeletti (UIL): Il problema va risolto in Parlamento - Per risolvere la questione dei cosiddetti esodati occorre che se ne discuta in parlamento dal momento che il Governo non ha mostrato aperture nei confronti della questione. A sostenerlo è il leader della Uil, Luigi Angeletti, parlando a Napoli a margine di un convegno organizzato dalle Casse Edili.
«Da parte del governo non c'è alcuna apertura, il problema non si è risolto anche se speriamo che lo si risolva. Credo che la questione debba essere affrontata in Parlamento perché - ha detto il segretario generale della Uil - come Governo non vedo soluzioni».