Obama: L'Europa agisca subito
L'appello del Presidente americano: Il progetto europeo non è solo valutario, ma anche fiscale. Tutti hanno espresso la convinzione che la Grecia debba restare all'interno dell'area Euro
NEW YORK - I governi europei devono agire in modo deciso per risolvere la crisi di debito nell'Eurozona, come è stato detto anche durante il G8 di Camp David. L'appello arriva dal presidente americano Barack Obama che, parlando durante la conferenza stampa a conclusione dei lavori del vertice Nato di Chicago, ha detto che «agire con forza piuttosto che un piccolo pezzo per volta sia un approccio migliore».
Obama ha parlato di «un maggiore senso di urgenza ora rispetto a due anni fa», motivo per cui il presidente americano è «stato chiaro» su quello che pensa debba essere fatto: «mettere in atto firewall che assicurino che Paesi al di fuori della Grecia siano danneggiati anche se fanno le cose giuste solo perché i mercati sono nervosi, le banche europee devono essere ricapitalizzate in modo che gli investitori riguadagnino fiducia e si deve garantire che la strategia per la crescita vada di parsi passo con la disciplina fiscale e la politica monetaria aiuti Paesi che, come Spagna e Italia, stanno facendo fatica a raggiungere gli obiettivi fissati».
Obama, pur ricordando che «ci potrebbe volere tempo» per fare tutto questo e arrivare a una soluzione della crisi, «c'è consenso comune sul fatto che sia la strada giusta e sulla necessità di approccio bilanciato», come hanno sottolineato anche il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel. «E' importante che l'Europa riconosca che il progetto europeo non riguarda solo l'unione valutaria», ma anche una convergenza di posizioni su temi politici e fiscali.
Il presidente ha fatto riferimento soprattutto alla Grecia, sottolineando di «non volere speculare su cosa succederebbe se uscisse dall'Eurozona», ma ribadendo che anche al G8 «tutti hanno espresso la convinzione che debba restare all'interno dell'area euro», mentre Atene «deve valutare le opzioni a disposizione in un momento di difficoltà». Obama, riferendosi al summit di questa settimana a Bruxelles, ha «offerto la presenza degli Stati Uniti per fornire consulenza e assistenza tecnica e per lavorare a come alcune di queste idee possano essere utilizzate per stabilizzare il mercato».
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