Ricchi e riservati, il basso profilo della Silicon Valley
La Silicon Valley è una delle zone più ricche degli Stati Uniti, ma un passante ignaro non se ne accorgerebbe mai. Il paesaggio scorre monotono, punteggiato da una serie di villette suburbane, le classiche case americane con giardino
NEW YORK - La Silicon Valley è una delle zone più ricche degli Stati Uniti, ma un passante ignaro non se ne accorgerebbe mai. Il paesaggio scorre monotono, punteggiato da una serie di villette suburbane, le classiche case americane con giardino. Nei sotterranei di queste anonime villette spesso si nascondono però dei cinema privati.
I jeans indossati dagli abitanti della zona costano normalmente 1.200 dollari al paio e sono fatti a mano, mentre nei cortili le biciclette italiane sono dipinte a mano e costano 20.000 dollari l'una. Sono meno vistose di una Ferrari, ma quasi altrettanto care.
L'élite tecnologica che popola la Silicon Valley mostra con la ricchezza un rapporto ambivalente, spesso contraddittorio. «I soldi sono solo strumenti di misura come altri per valutare il potere delle aziende, non sono qualcosa da ostentare», ha dichiarato al New York Times Ted Zoller, membro della Ewing Marion Kauffman Foundation e residente della zona. «Se qualcuno compra una macchina costosa o ostenta denaro, si rende ridicolo agli occhi di tutti», spiega Zoller.
Molti degli abitanti della zona lavorano per Facebook. Grazie al debutto in borsa della società, saranno circa 1000 i dipendenti che diventeranno improvvisamente milionari. Molti incasseranno in un solo colpo dai due ai cinque milioni di dollari.
La stessa cosa accadde nel 2004 ai dipendenti di Google. Prima del debutto a Wall Street, da Mountain View mandarono però un avvertimento: «chiunque oserà venire al lavoro con una scintillante macchina sportiva verrà sbattuto fuori dalla compagnia immediatamente.»
Agli impiegati di Facebook non è stato detto nulla di simile, ma dal comportamento del fondatore e amministratore delegato Mark Zuckerberg pare ovvio che la direzione presa dal social network sia la stessa.
Benchè sia infatti il ventinovesimo uomo più ricco del mondo, il giovane Zuckerberg si veste solo con tshirt e felpe con il cappuccio, il tutto rigorosamente privo di loghi. «E' come una regola non scritta ma che tutti conoscono: spendi i tuoi soldi come vuoi, ma fallo nel modo più privato possibile», ha dichiarato al New York Times una anonima top manager di Facebook.
- 02/10/2020 Galloni: «Perché l'Italia va verso il baratro (e come potrebbe salvarsi)»
- 24/08/2020 Carlo Bonomi: «Rischiamo una crisi irreversibile»
- 12/08/2020 Paganini: «Le politiche economiche di questo governo creano solo la decrescita felice»
- 17/06/2020 La speranza di Romano Prodi: «Se facciamo presto con misure economiche tragedia limitata»