28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
La politica energetica del Governo

Rinnovabili: Passera, nuovi incentivi per superare obiettivi UE 2020

Dal 26% a circa il 35% nel settore elettrico. Varati 2 decreti dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera: Evitare sprechi e usare meglio le risorse. Todini: L'integrazione con il made in Italy arma vincente

ROMA - Raggiungere e superare gli obiettivi europei delle energie rinnovabili fissati per il 2020 attraverso una crescita virtuosa, basata su un sistema di incentivazione equilibrato e vantaggioso per il sistema Paese e tale da ridurre l'impatto sulle bollette di cittadini e imprese. E' questa la finalità principale dei due schemi di decreti ministeriali varati oggi dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, di concerto col ministro dell'Ambiente Corrado Clini e dell'Agricoltura Mario Catania ora all'esame dell'Autorità dell'Energia e della Conferenza Stato-Regioni, che definiscono i nuovi incentivi per l'energia fotovoltaica (cosiddetto Quinto Conto Energia) e per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas).

Crescita dell'energia rinnovabile più equilibrata - Scopo del governo, informa il ministero, è programmare una crescita dell'energia rinnovabile più equilibrata che, oltre a garantire il superamento degli obiettivi comunitari al 2020 (dal 26% a circa il 35% nel settore elettrico), consenta di stabilizzare l'incidenza degli incentivi sulla bolletta elettrica.
Il nuovo regime «pone le basi per uno sviluppo ordinato e sostenibile delle energie rinnovabili, allineando gli incentivi ai livelli europei e adeguandoli agli andamenti dei costi di mercato (calati radicalmente nel corso degli ultimi anni). Vengono favorite le tecnologie con maggior ricaduta sulla filiera economico-produttiva nazionale e ad alto contenuto innovativo, introducendo inoltre meccanismi per evitare distorsioni a livello territoriale e conflitti con altre filiere produttive nazionali, in particolare con quella alimentare».
Il sistema, come già previsto dalla precedente normativa, prosegue il ministero dello Sviluppo economico, entrerà in vigore al superamento della soglia di 6 miliardi di incentivi per il fotovoltaico (previsto tra luglio e ottobre prossimi) e il 1 gennaio 2013 per il non fotovoltaico.
Viene inoltre introdotto un sistema di controllo e governo dei volumi installati e della relativa spesa complessiva, attraverso un meccanismo di aste competitive per i grandi impianti (superiori a 5 mw) e tramite registri di prenotazione per gli impianti di taglia medio-piccola (sono invece esclusi dai registri i micro impianti).
«Con i due decreti firmati oggi - hanno dichiarato i ministri Catania Clini e Passera - viene introdotto un sistema di incentivi moderno, europeo ed equo per le tasche dei cittadini e delle imprese. L'energia rinnovabile continua a essere un pilastro fondamentale della nostra strategia, ed è per questo essenziale supportarla in modo efficace, favorendo le fonti verdi che possono sviluppare una filiera industriale e produttiva nazionale. Abbiamo inoltre posto un freno importante alla crescita dei costi energetici per cittadini e imprese. La sostenibilità economica e quella ambientale - hanno concluso i ministri - sono i due cardini su cui il governo intende basare la nuova strategia energetica nazionale in corso di elaborazione».

Passera: Evitare sprechi e usare meglio le risorse - «Le energie rinnovabili sono un pezzo importantissimo della strategia energetica italiana, noi vogliamo non solo raggiungere ma superare gli obiettivi europei sulle emissioni e lo sviluppo di queste energie ma vogliamo anche evitare sprechi e usare meglio le risorse». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture, Corrado Passera, nel suo saluto alla cerimonia che si è svolta al Quirinale per la presentazione del progetto 'Gse. Energie per il sociale'. «In questi giorni, quindi, presenteremo delle modifiche - ha spiegato Passera - per la crescita del settore con buon senso e il coraggio di dire che certe cose non si possono più fare e che dobbiamo essere europei anche nella distribuzione degli incentivi».

Todini: L'integrazione con il made in Italy arma vincente - «L'integrazione tra made in Italy e rinnovabili può rappresentare un'arma vincente per la nostra competitività». Lo ha detto Luisa Todini, presidente del comitato Leonardo e di Ecos Energia, intervenendo all'evento Il fotovoltaico per Roma capitale della sostenibilità ambientale.
«Possediamo già un patrimonio di know how da valorizzare - ha proseguito - dal Gse (socio del comitato 'Leonardo') ai produttori di inverter, senza dimenticare il nostro design per rafforzare la filiera italiana delle rinnovabili e investire nell'efficienza energetica».