20 agosto 2025
Aggiornato 09:00
La riforma del mercato del lavoro

Cancellieri: Intesa sul lavoro in ricordo di Biagi

Il Ministro dell'Interno: Oggi la tensione sociale è molto maggiore di 10 anni fa. Sento il dovere stare vicino alla famiglia, perché comunque dobbiamo riconoscenza a Biagi, è una persona che ha immolato la sua vita per il Paese. Nella lotta alla corruzione «occorre un cambio di marcia»

ROMA - «Un'intesa bella, solida sul mercato del lavoro. Credo ci sia la volontà di trovare la quadratura del cerchio, per conciliare le varie esigenze». Per il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri - intervistata da A Ciascuno il Suo di Radio 24 - sarebbe questo il modo migliore «per ricordare Marco Biagi, nel decimo anniversario dell'uccisione del giuslavorista», da parte delle Br.
«Oggi su questi temi c'è un clima ideologico molto meno acceso. Si discute, ma - riflette il titolare del Viminale - senza arrivare a derive ed estremismi, che purtroppo ci sono state ai tempi di Biagi». Per Cancellieri se lavoro e articolo 18 restano «temi sempre molto delicati e non si sa mai, la sensibilità caso mai può sfuggire, ma penso ci sia una maturazione diversa, c'è un diverso approccio».
Rispetto al delitto di Marco Biagi, che era senza senza scorta, il titolare del Viminale ammette di «sentire questo come un peso, che non siamo stati capaci di difenderlo. Sento il dovere stare vicino alla famiglia, perché comunque dobbiamo riconoscenza a Biagi, è una persona che ha immolato la sua vita per il Paese».
Nell'intervista, in onda integrale sabato alle 8.30, il ministro mette in guardia però sulla «tensione sociale che ora - dice - è molto maggiore di 10 anni fa, come la crisi».

Nella lotta alla corruzione «occorre un cambio di marcia»: il titolare del Viminale non teme che il governo possa essere bloccato dai veti dei partiti perché ritiene «ci sia una forte presa di coscienza anche da parte dei partiti e da tutta la società civile». Più in generale per il ministro tra questo governo e i partiti non è aumentata la distanza: L'impressione che ho oggi è che c'è una volontà di andare avanti. Non vedo delle sfaldature».
«Il tema della corruzione è un tema emergente e ci sono aspetti collegati a nuove normative che sono in discussione in Parlamento e includono anche aspetti amministrativi e preventivi», ha detto Cancellieri, spiegando: «C'era la figura del Commissario per la lotta alla corruzione che oggi è una funzione assorbita dal Ministro della funzione pubblica. Il Ministro della funzione pubblica sta lavorando su questo tema perché è un tema che riguarda la corruzione pubblica, cioè la corruzione che riguarda i pubblici amministratori». E «le attività da porre in essere riguarderà non solo gli aspetti preventivi del dipendente dello stato ma a tutti gli organismi elettivi per poterli inserire nella filiera dei controlli che poi sistematicamente saranno sottoposti al controllo delle prefetture». «Stiamo lavorando - sottolinea Cancellieri - per costruire un'attività preventiva. L'amministrazione deve essere in grado di controllarsi al suo interno. L'attività preventiva è fondamentale perché preventivamente si possono evitare tante situazioni».