28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
La crisi tra Russia e Ucraina

Gas, nessun accordo tra Mosca e Kiev dopo incontro Putin-Azarov

I due Premier hanno discusso sino alle tre di notte senza esito. Secondo Gazeta.ru, i due capi di governo hanno però concordato una cosa: l'assenza di progressi nei negoziati non influirà sul transito del gas russo sul territorio ucraino

MOSCA - Si è concluso con un niente di fatto l'incontro notturno, a Mosca, tra il premier russo Vladimir Putin e il collega ucraino Mykola Azarov, alla ricerca di un accordo sulle forniture di gas a Kiev. I colloqui, che ancora ieri sera sembrava potessero portare a un'intesa, sono continuati sino alle tre di notte nella residenza di Putin fuori Mosca, a Novo Ogarevo, ma senza esito. Secondo Gazeta.ru, i due capi di governo hanno però concordato una cosa: l'assenza di progressi nei negoziati non influirà sul transito del gas russo sul territorio ucraino. Insomma, niente «guerra del gas» tra i due Paesi ex sovietici in pieno inverno, contrariamente a quanto accaduto in passato.

La stampa russa, ieri sera, considerava il nuovo patto sul gas dietro l'angolo. «Fonti informate» riportate da Nezavisimaya Gazeta riferivano che «per una consistente riduzione dei prezzi del gas russo - forse ai livelli praticati per la Bielorussia - l'Ucraina avrebbe accettato di creare con Gazprom un consorzio bilaterale per la gestione del sistema di trasporto del gas, e anche di permettere alla società russa di lavorare sul mercato interno del gas». Gli ucraini non escluderebbero che l'Ue possa aderire al consorzio in un secondo momento, ma a Bruxelles l'idea di una 'troika' con la Russia non piace.

Il problema per l'Ucraina è di grande urgenza. I prezzi attuali per il gas russo, concordati nel 2009 e alla base della condanna dell'ex premier Yulia Tymoshenko per abuso d'ufficio, sono molto alti: anche con lo «sconto» del 10% accordato da Mosca finchè la Flotta del Mar Nero potrà stazionare in Crimea, per mille metri cubi di metano Kiev paga non meno di 500 dollari. Più della Germania, fanno notare i tecnici che seguono i negoziati. Ma la Russia non ha fretta. L'obiettivo di Putin è ottenere in cambio di un ribasso una contropartita di peso, ovvero parte della proprietà della rete di trasporto ucraina, oppure l'adesione di Kiev all'Unione doganale già concordata con Kazakistan e Bielorussia.
«Siamo disposti ad arrivare a un compromesso, ma che sia di mutuo beneficio, cioè vantaggioso sia per voi che per noi», ha dichiarato il premier ucraino a conclusione dell'incontro notturno con Putin.