26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
A margine del Premio Capalbio Europa 2011

Marcegaglia: «Manovra depressiva, situazione complicata»

Il Presidente di Confindustria: «E' fatta tutta di tasse. L'argomentazione padana sulle pensioni non regge. Articolo 8 coerente con l'accordo del 28 giugno»

CAPALBIO - C'è «preoccupazione forte perché mancano le riforme che ci chiedeva la Banca centrale europea e non sono state trovate le risorse per la crescita che, mi sembra, sia in peggioramento». Così ha detto Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, a margine del premio Capalbio Europa 2011, tornando sui contenuti della manovra di ferragosto.
«Sono molto preoccupata - ha ribadito - perché questa manovra è fatta tutta di tasse, e la crescita sarà ancora più bassa. Una manovra di questo tipo è certamente depressiva». Emma Marcegaglia ha poi annunciato che il prossimo 15 settembre Confindustria presenterà le previsioni sulla crescita «ma tutto ciò che vediamo - ha concluso - non va nella direzione della crescita».

«Non è una catastrofe ma la situazione è complicata» - «Non siamo davanti ad una catastrofe ma davanti ad una situazione complicata. La crisi non è passata». Lo ha detto Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, nel corso della tavola rotonda su «Crisi europea e crisi italiana: un po' di buon senso» in corso a Capalbio nell'ambito del premio Capalbio Europa 2011.
La crisi «chiama a decisioni anche impopolari - ha aggiunto la Marcegaglia - da parte dell'Europa e anche dei singoli governi. L'Europa è deludente - ha continuato - passi avanti significativi non ce ne sono e in Italia non fa ben sperare su una soluzione ai nostri problemi». Questa estate «sarà ricordata come una estate complicata - ha concluso la leader degli industriali - e difficile».

«L'argomentazione padana sulle pensioni non regge» - «Dobbiamo salvare i padani che vanno in pensione a 58 anni, visto che i due terzi delle pensioni di anzianità vanno ai padani. È una argomentazione che non sta in piedi, e lo dico da padana». Così ha detto, in tono sarcastico, la presidente di Confindustria commenta il no della Lega all'ipotesi di incentivi per ritardare la data del pensionamento di anzianità.
«Abbiamo sempre detto - ha aggiunto la leader degli industriali - che il tema delle pensioni va affrontato con molta intelligenza e attenzione. Però, credo, che in un paese che grazie al cielo ha la durata media della vita tra le più alte del mondo è impossibile mandare le persone in pensione a 58 anni. Siamo l'unico paese in Europa». La numero uno di viale dell'Astronomia ha poi concluso sottolineando che «non si tratta di togliere le pensioni a chi va in pensione, ma si tratta di fare quello che si fa in Europa. Perché è giusto che si lavori di più».

«Gara a chi si inventa tassa più esotica» - «C'è la gara a chi si inventa nuove tasse, chi si inventa la tassa più esotica, mentre da nessuna parte si vede una riduzione di queste tasse. La manovra è fatta solo di aumento di tasse, mentre non c'è nulla per la crescita e quel poco di tagli ai costi della politica, come il taglio delle Province, verrà stralciata».
«Abbiamo sempre detto che in ambito di una riforma fiscale che abbassasse le tasse su lavoro e imprese eravamo disposti a ragionare su un aumento dell'Iva e sulla tassazione sui patrimoni - ha sottolineato la leader di viale dell'Astronomia - che in alcuni casi sono già tassati». Con la riforma fiscale «che spostasse il peso delle tasse dal lavoro alle cose potremmo essere disponibili. Ma non vedo - ha concluso - una riduzione delle tasse da nessuna parte».

«Articolo 8 coerente con l'accordo del 28 giugno» - L'articolo 8 «è coerente con l'accordo del 28 giugno. L'elemento importante - ha sottolineato la leader di Confindustria - è il recupero della produttività che si ottiene con una maggiore centralità della contrattazione aziendale. E la norma dell'articolo 8 - ha ribadito - è coerente con quanto fatto l 28 giugno perché dà la possibilità alle parti di gestire più flessibilità. Noi la vediamo in questo modo - ha concluso - la norma deve rimanere e va gestita in continuità con l'accordo, e insieme ai sindacati firmatari».