Sostegni all'agricoltura: gli Stati Uniti spendono due volte di più dell'Europa
Secondo il Momagri, spiega la Cia, nel periodo 2006-2009 gli aiuti americani al settore primario sono cresciuti del 65 per cento, quelli europei solo del 21 per cento
BRUXELLES - Gli Usa battono l’Europa due a zero nei sostegni all’agricoltura. Tra il 2006 e il 2009, infatti, gli aiuti al settore primario sono stati più elevati e sono aumentati più velocemente negli Stati Uniti che nell’Ue. Un risultato negativo che rischia anche di peggiorare, visto che dalle prospettive della Commissione europea per il piano finanziario 2014-2020 emerge una riduzione in termini reali di oltre il 10 per cento delle risorse destinate alla Pac. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, analizzando i dati diffusi nei giorni scorsi dal Momagri, il Movimento per un’organizzazione mondiale dell’agricoltura.
Utilizzando come indicatore l'SGPA (sostegno globale alla produzione agricola) -spiega la Cia- il Momagri ha calcolato che, tra il 2006 e il 2009, gli aiuti americani al comparto sono cresciuti del 65 per cento, passando da 98,2 a 162,3 miliardi di dollari. Nello stesso periodo, invece, i sostegni dell'Ue sono progrediti del 21 per cento, per arrivare a 81,1 miliardi di euro nel 2009 contro i 67 miliardi nel 2006.
Più in dettaglio -continua la Cia- negli Stati Uniti l'incremento dei sostegni agricoli si spiega soprattutto con un aumento dei sostegni di bilancio e dell'aiuto alimentare interno pubblico (+36,194 miliardi di dollari) e con una politica monetaria e un tasso di cambio favorevole, che hanno rappresentato un aiuto indiretto valutato in 14,511 miliardi di dollari nel 2009, ovvero il 12 per cento dei sostegni globali accordati.
E ancora: rapportato al numero di abitanti, l'SGPA era 2,4 volte più elevato negli Stati Uniti che in Europa nel 2009, e in media 1,9 volte superiore nel periodo 2004-2009.
Ma il rischio, ora, è quello di rendere sempre più debole la nostra agricoltura, sempre meno competitiva sui mercati internazionali rispetto a chi investe sul serio nel settore primario. Per questo -conclude la Cia- la futura Politica agricola comunitaria dovrà porre al centro l’agricoltura e le imprese agricole, mantenendo almeno le risorse attuali. E soprattutto, il sostegno pubblico dovrà essere destinato agli agricoltori professionali e alle aziende che operano nel mercato dei prodotti e del lavoro. Perché noi vogliamo sostenere gli imprenditori agricoli, non i percettori di rendite fondiarie e parassitarie.
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