6 maggio 2024
Aggiornato 14:30
La crisi del debito

Per il Portogallo un successo due aste di bond

Sulla scadenza a nove anni si registra anche un calo dei rendimenti comunque ben più elevati rispetto a quel che offrono i solidissimi bund della Germania

LISBONA - E' andata più che bene al Portogallo la temuta prova sui mercati al collocamento, oggi, di due titoli di Stato: non solo le aste si sono chiuse con una piena assegnazione, ma si è pure assistito ad una attenuazione dei rendimenti sulla scadenza più lunga, il 2020. Da giorni Lisbona era sotto i riflettori in quanto voci di stampa la indicavano come a rischio di essere il prossimo paese dell'area euro a dover chiedere aiuti, come nei casi di Grecia e Irlanda, circostanza respinta dalle autorità europee e dalla stessa Lisbona. Tra lunedì e ieri mattina si erano trascinate tensioni sui bond di tutti i paesi periferici di Eurolandia, riflettendosi sui rendimenti richiesti che si muovono nella direzione opposta al prezzo (più costa un titolo di Stato meno rende, e viceversa). Poi nel pomeriggio di ieri le tensioni avevano subito una netta attenuazione, mentre altre voci di stampa ipotizzavano acquisti di bond da parte della Bce.

RENDIMENTI - Oggi Lisbona ha piazzato bond a nove anni di scadenza con rendimenti che in media si sono attestati al 6,716 per cento, contro un 6,806 per cento che si erano registrati in un'asta di bond analoghi lo scorso novembre. Su un altro bond, in scadenza al 2014, i tassi di sono attestati al 5,396 per cento, dal 4,041 per cento di una operazione lo scorso novembre. Rendimenti comunque ben più elevati rispetto a quel che offrono i solidissimi bund della Germania, considerati il riferimento sulle emissioni pubbliche nell'area euro, e che così continuano a richiamare un notevole interesse degli investitori. Sul bond portoghese a nove anni la domanda ha superato di 3,2 volte l'offerta, sul bond a 3 anni di 2,6 volte, secondo l'istituto che gestisce il debito pubblico.