26 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Più che mai urgente la Conferenza nazionale

Insieme per lo sviluppo dell’agricoltura

Lettera inviata a tutti i dirigenti e agli iscritti della Cia dal presidente Giuseppe Politi. Convergenze sulla proposta confederale di un impegno comune e condiviso per affrontare i gravi problemi delle imprese

ROMA - «Le difficoltà dell’agricoltura sono complesse e richiedono compattezza da parte del mondo agricolo italiano. Notiamo, quindi, con grande soddisfazione che il nostro invito ad un’azione unitaria è stato accolto con apprezzamento dal mondo della cooperazione, dell’agroalimentare e del sindacato. Quanto sostenuto nei vari interventi durante la nostra Assemblea nazionale del 21 dicembre scorso è segno sintomatico dell’esigenza di uscire dagli steccati e di impegnarsi con iniziative condivise per passare dalla crisi al rilancio dello sviluppo e della competitività. Il tutto fa intravedere un diverso approccio dell’intera filiera di fronte ai gravi problemi che oggi attanagliano il settore primario». E’ quanto sostiene il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in una lettera inviata a tutti i dirigenti e agli iscritti dell’Organizzazione.

LA LETTERA - «La nostra agricoltura - scrive Politi - ha davanti a sé importanti sfide e scadenze, a cominciare dalla riforma della Politica agricola comune post 2013. Sono sfide che vanno affrontate con la massima determinazione e soprattutto con un nuovo progetto di politica agraria e non più solo con provvedimenti di emergenza e frammentari. La Conferenza nazionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, da noi proposta fin dal 2004, diventa, quindi, un passaggio obbligato».
«Come ho avuto modo di affermare nella relazione introduttiva all’Assemblea, è nostro auspicio che -rimarca il presidente della Cia- si possa ampliare il fronte agroalimentare per contrastare con efficacia i problemi delle imprese agricole. Insieme a Confagricoltura e Copagri abbiamo sottoscritto nei mesi scorsi due importanti documenti comuni sulla politica agricola Ue e sulla politica agricola nazionale. È nostro impegno, condiviso, di pervenire ad un documento unitario di tutta la filiera agroalimentare, ripercorrendo la stessa strada che seguimmo in occasione dell’health check del 2009. Una proposta che, proprio durante i lavori assembleari ha trovato un ampio consenso».
D’altra parte, in una situazione di profonda crisi del settore, con redditi in calo, prezzi in discesa e costi sempre più in crescita, c’è assoluto bisogno -afferma Politi- di un deciso cambiamento di rotta. In risposta ai grandi cambiamenti dell’ultimo decennio dobbiamo, dunque, progettare l’agricoltura del futuro. E per questo diciamo basta a provvedimenti sporadici ed inefficaci, diciamo un fermo «no» alla logica del declino. Noi siamo per lo sviluppo e per politiche di ampio respiro».
«Per tale ragione, crediamo quanto mai opportuno che tutta la filiera -ribadisce il presidente della Cia- si metta attorno ad un tavolo per analizzare attentamente l’attuale e complessa situazione della nostra agricoltura e sviluppare le opportune azioni sia sul fronte interno che su quello europeo. Serve un rinnovato sforzo comune per un concreto contributo a vincere tutti i problemi e le sfide che l’agricoltura è chiamata ad affrontare. Insomma, un invito a discutere insieme e a progettare iniziative e strategie condivise per rafforzare il potere contrattuale e dare risposte ai nuovi bisogni dei produttori agricoli».
«Il confronto, la ricerca di convergenze, l’affermazione di un fronte comune, possono, infatti, risultare decisivi per una migliore e più efficace tutela degli interessi e dei redditi degli imprenditori agricoli. Dobbiamo far sì che -dice Politi- vengano promosse politiche di reale sostegno all’agricoltura e allo sviluppo delle aree rurali».
«E’ necessario -aggiunge il presidente della Cia- un progetto nazionale di politica agricola. Dobbiamo costruire insieme -istituzioni e rappresentanze- una nuova strategia che si ponga l’obiettivo di delineare un percorso di modernizzazione per la competitività delle imprese agricole e di riorganizzazione dell’intero sistema primario.
«Su queste basi, come, del resto, abbiamo già fatto con Confagricoltura e Copagri, siamo pronti a lavorare insieme e di comune accordo nella filiera agroalimentare. La posta in gioco è troppo importante: il futuro dell’agricoltura. Dobbiamo assolutamente vincerla. Nelle prossime settimane -conclude Politi- riprenderà con vigore la nostra mobilitazione, anche con iniziative unitarie. Tra i primi impegni c’è la discussione parlamentare del decreto «Milleproroghe» nel quale dovremmo cercare di far inserire il «bonus gasolio», una misura molto importante sulla quale fanno affidamento migliaia di serre e che riteniamo vada allargata a tutte le imprese agricole».