Borse europee deboli, Milano -1,46%. Euro in altalena
Moody's taglia pesantemente il rating dell'Irlanda, il FMI chiede più misure
ROMA - Giornata sommessa e in calo tra le Borse mondiali, con ridotti volumi in questo finale di settimana dopo che ieri a Wall Street gli indici hanno toccato i massimi da due anni. Cali più marcati a Milano, dove il Footsie-Mib ha chiuso al meno 1,46 per cento, ancora zavorrato dai bancari che risentono dei perduranti timori sui rischi di debito di alcuni paesi dell'area euro.
Oggi Moody's ha pesantemente declassato il rating dell'Irlanda, cinque gradini in meno anche se non è finito nella categoria «spazzatura», mentre il Fondo monetario internazionale ha avvertito che Dublino dovrà adottare altre misure per centrare gli obiettivi di risanamento dei conti pubblici nel medio termine. Altalena dell'euro sul mercato dei cambi, che dopo aver toccato 1,3357 dollari nel tardo pomeriggio si indebolisce nettamente a 1,3156.
Vertice UE - All'ultimo Consiglio europeo dell'anno, concluso oggi, i leader europei hanno comunque riaffermato la loro determinazione a difendere l'euro e la stabilità finanziaria della regione. Complice anche un nuovo rafforzamento della fiducia tra le imprese in Germania - salita a dicembre a un nuovo record storico, perfino superiore ai valori pre crisi - le altre Borse della regione hanno segnato cali più contenuti. Francoforte ha chiuso al meno 0,60 per cento, Parigi meno 0,54 per cento, Londra meno 0,16 per cento. A metà seduta Wall Street resta contrastata, il Dow Jones segna un meno 0,22 per cento, il Nasdaq più 0,29 per cento. Oggi sulle Borse pesano anche diverse scadenze tecniche che spirano contemporaneamente, con vari tipi di contratti finanziari.
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