Il Tesoro migliora le stime: Pil Italia 2010 a 1,2%
Ma la ripresa non è così forte. Confermati i target di deficit. Debito in aumento, pesa l'impatto della Grecia
ROMA - Buone notizie per l'economia italiana, che quest'anno crescerà di più rispetto a quanto il governo prevedeva a maggio. Ma la ripresa non è così forte: nel 2011, infatti, il Tesoro prevede una revisione al ribasso delle stime. Il nuovo quadro macroeconomico contenuto nella Dfp approvata dal Consiglio dei ministri - la prima Decisione sulla finanza pubblica dopo la riforma della legge di contabilità ma anche l'ultima in vista della sessione di bilancio europea - indica una crescita del Pil per il 2010 dell'1,2%, in crescita di 0,2 punti percentuali rispetto all'1% della Ruef di maggio. Le previsioni peggiorano invece per l'anno prossimo, quando si stima un aumento del prodotto dell'1,3% rispetto all'1,5% indicato in precedenza.
In sostanza, la crescita dell'economia italiana si consolida, ma già a fine anno è prevista una lieve frenata. In Italia, si legge nel documento, «va consolidandosi la crescita economica», ma «nel corso dell'estate sono emersi segnali di decelerazione degli scambi internazionali e della crescita in alcune aree, tra cui gli Stati Uniti». Un fattore che «potrà tradursi in una leggera e temporanea moderazione della crescita anche in Italia a partire dal quarto trimestre di quest'anno».
In aumento anche il debito pubblico a causa dell'impatto degli aiuti alla Grecia. Nel 2010 sale al 118,5% del Pil per poi crescere ancora al 119,2% nel 2011. L'inversione di rotta dovrebbe arrivare soltanto nel 2012 quando inizierà «il percorso di riduzione». Vengono confermate invece le stime sul deficit: gli obiettivi erano stati concordati con Bruxelles e su questi target era stata costruita la manovra biennale approvata prima dell'estate. Per quest'anno è atteso un indebitamento pari al 5% del Pil dal 5,3% del 2009, per poi scendere al 3,9% nel 2011, al 2,7% nel 2012 e al 2,2% nel 2013.
- 31/08/2018 L'Argentina piange (ancora): peso a picco e tassi su del 60%. La ricetta neoliberista di Macri non funziona
- 17/05/2018 Cosa dicono quelli che dicono che non possiamo uscire dall’euro né cancellare il debito
- 16/05/2018 Cancellare una parte del debito: una proposta sacrosanta, che scatenerà l'ira dei mercati
- 10/05/2018 Argentina come la Grecia: dopo la speculazione, la troika del Fondo Monetario. Breve storia di un paese senza futuro