28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
I dati ISTAT

Sale l'inflazione, picco più alto dal 2008

Rispetto a giugno +0,4%. Incide molto aumento prezzi energia. A luglio balzo dei pedaggi autostradali, +6,5%

ROMA - Balzo dell'inflazione a luglio dopo alcuni mesi di relativa stabilità. A luglio - comunica l'Istat confermando le stime preliminari di due settimane fa - i prezzi sono cresciuti dell'1,7% su base annua, dall'1,3% di giugno: è l'aumento più rilevante dal dicembre 2008 (+2,2%). Nel confronto mensile, invece, c'è stato un +0,4%, mentre a giugno la variazione congiunturale è stata nulla. La fiammata inflazionistica, in particolare, è dovuta all'andamento dei prezzi energetici, che hanno inciso per i tre quarti sull'accelerazione di luglio.
L'indice armonizzato (quello usato in sede Ue) - aggiunge l'istituto di statistica - ha segnato un +1,8% su base annua, accelerando fortemente rispetto al +1,5% di giugno: anche in questo caso è il valore più alto dal dicembre 2008. Rispetto al mese prima, invece, c'è stato un -0,9%, dopo il +0,1% di giugno.

PEDAGGI: +6,5% - Forte aumento dei pedaggi autostradali a luglio, dopo i nuovi balzelli introdotti con la manovra economica. Il mese scorso - secondo i dati Istat - per i pedaggi c'è stata una crescita del 6,5% rispetto a luglio del 2009, mentre a giugno l'incremento è stato solo del 2,7%. Nel confronto mensile, poi, la crescita è stata del 3,7%.
La manovra, in particolare, prevede nuovi pedaggi per le autostrade gestite dall'Anas (come il raccordo anulare di Roma), che sono scattati a luglio per poi essere bloccati all'inizio di agosto dopo una sentenza del Tar del Lazio. A luglio, tuttavia, ci sono stati anche degli aggiustamenti al rialzo (già previsti) per le tariffe delle altre autostrade.

IN EUROPA - Raffrontando i dati italiani a quelli europei, emerge un elemento di ulteriore incremento. L’indice armonizzato (quello usato in sede Ue) - aggiunge l’istituto di statistica - ha segnato un +1,8% su base annua, accelerando fortemente rispetto al +1,5% di giugno: anche in questo caso è il valore più alto dal dicembre 2008. Rispetto al mese prima, invece, c’è stato un -0,9%, dopo il +0,1% di giugno. Secondo la Banca europea centrale, nel medio periodo l'inflazione nell'area euro dovrebbe restare «moderata», mantenendo la stabilità dei prezzi e sostenendo il potere d'acquisto delle famiglie. Per la Bce «le aspettative d'inflazione restano saldamente ancorate, in linea con l'obiettivo di mantenere i tassi d'inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine».

STANGATA DA 550 EURO A FAMIGLIA - Rappresenta un segnale di forte allarme, la conferma dell'Istat sul balzo del tasso di inflazione all'1,7% in luglio. Per le associazioni dei consumatori, Adusbef e Federconsumatori «la crescita di tale dato in un momento come questo, infatti, è estremamente grave per la nostra economia e per il benessere delle famiglie». Secondo i consumatori il tasso di inflazione a questi livelli comporta ricadute di 510 euro annui per ogni famiglia.
«Ripercussioni - sottolineano in una nota - che si andranno ad aggiungere agli effetti che la manovra determinerà per una ulteriore caduta della capacità di acquisto delle famiglie Tutto ciò andrà ad alimentare ulteriormente il circolo vizioso che si è innescato, che, contraendo il potere di acquisto, contribuisce sempre di più alla caduta dei consumi, con conseguenze drammatiche sulla produzione e sull'intero sistema economico, anche se siamo di fronte a qualche segnale peraltro insufficiente delle nostre esportazioni, e facendo così prospettare, per il 2010, un PIL prossimo allo zero.
«È indispensabile intervenire per invertire tale tendenza,» - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti - operando con urgenza un blocco dei prezzi e delle tariffe, che peraltro dopo un 2009 già ricco di aumenti si prospettano a causa dei mancati trasferimenti agli Enti Locali forti lievitazioni in corso d'anno».