19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Firmato l'accordo dopo 20 ore

Telecom, in mobilità volontaria 3900 lavoratori

L'intesa prevede anche riconversione professionale e contratti di solidarietà per oltre duemila dipendenti

ROMA - Accordo fatto tra Telecom e sindacati sugli esuberi, dopo circa 21 ore di trattativa a oltranza al ministero dello Sviluppo economico. Sono circa 3.900 i lavoratori che andranno in mobilità volontaria nel periodo 2010-2012, mentre per circa 2.200 dipendenti sono previsti percorsi di formazione e contratti di solidarietà.
A mezzogiorno ci sarà una conferenza stampa e per il governo parteciperanno il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, e il viceministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani.

LE CIFRE - Degli esuberi previsti dal piano di Telecom: 3.900 (3.700 sono nuove e 200 sono rimanenze del precedente accordo del 2008) verranno collocati in mobilità volontaria e l'azienda fornirà un'integrazione per l'indennità fino a circa il 90%. Per altri 1.550 lavoratori (1.100 senza requisiti previdenziali e 450 della controllata Share service center) si utilizzeranno contratti di solidarietà e formazione per il ricollocamento in azienda. Per i 470 lavoratori che restano, impiegati nel numero 1254 per le informazioni telefoniche, è stato concordato un prolungamento del contratto di solidarietà firmato nel 2009.

ALTRI PUNTI - Azienda e sindacati hanno trovato anche un'intesa per risolvere il problema dei 3.400 dipendenti già in mobilità che rischiano di rimanere scoperti per la mancanza di finestre per accedere alla pensione, dopo l'introduzione in manovra della finestra mobile. Per loro si è ottenuta la copertura del 90% della retribuzione per i periodi eventualmente scoperti. I lavoratori del «1254» avranno una proroga dei contratti di solidarietà per ulteriori due anni e un piano formativo di riqualificazione nonchè un ulteriore riutilizzo del telelavoro. Per Ssc è prevista l'attivazione di circa 470 contratti di solidarietà anche questi associati ad un piano formativo e che reintegri i lavoratori in altri settori di Telecom, oltre a prevederne l'internalizzazione dei processi di attività informatiche. Per 1.300 lavoratori che non hanno protezioni sociali ed erano, per l'azienda, esuberi strutturali è previsto un importante piano formativo che al termine del quale porterà ad una riqualificazione completa dei lavoratori per un loro utilizzo in altri settori strategici per l'azienda. Per i lavoratori ex Tils, attualmente non impiegati, grazie anche ai percorsi formativi previsti per i colleghi di altri settori/aziende, c'è l'impegno di riassunzione in Hr Service.