28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
La crisi

Tasse sulle banche: tre grandi contro Berlusconi

Francia, Inghilterra e Germania d’accordo sull’imposta definita ridicola dal premier italiano

ROMA - Comunque vada il prossimo G20 di Toronto i governi di Gran Bretagna, Francia e Germania hanno raggiunto un accordo preliminare per introdurre una tassa sulle banche nei rispettivi Paesi.
La decisione spiazza completamente il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che nei giorni scorsi, intervenendo telefonicamente ai lavori della neonata fondazione 'Liberamente' che si sono svolti a Moniga del Garda, aveva affermato, reduce dal Consiglio dei capi di Stato a Bruxelles, di «avere reso un buon servizio al nostro paese e all’Europa ponendo il veto alla tassa sulle transazioni finanziarie che, se fosse stata approvata solo nei paesi dell'Unione europea e non negli altri grandi paesi avrebbe spostato in Usa e altrove le transazioni finanziarie.» «E' una proposta - aveva concluso Berlusconi - che io ho definito ridicola».

La tassa britannica è stata annunciata oggi, la Francia presenterà i dettagli nella prossima finanziaria e la Germania ha annunciato le linee generali di una tassa sulle banche a fine marzo e presenterà una legge entro fine estate. Questo invece oggi l’annuncio invece del ministro delle Finanze britannico, George Osborne.
«I rispettivi provvedimenti possono differire una dall'altro, riflettendo le condizioni economiche e i sistemi fiscali differenti tra un paese e l'altro, ma il livello della tassa terrà conto della necessità di assicurare un equilibrio», ha spiegato il ministro britannico.

La Francia inserirà a sua volta una nuova tassa a carico delle banche nel piano di bilancio sul prossimo anno, atteso a fine settembre. Lo ha riferito il ministero dell'economia francese con un comunicato, dopo che oggi una misura simile è stata annunciata dalla Gran Bretagna con il piano di bilancio sul 2011. Sempre oggi Gb, Francia e Germania hanno presentato una dichiarazione congiunta a favore della creazione di una nuova tassa sulle banche, che a grandi linee riprende quanto proposto da Parigi e Berlino in una lettera inviata al premier canadese e presidente di turno del G20, Stephen Harper, in vista del vertice di questo weekend a Toronto.