28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
La conferma dei sindacati

Spagna, sciopero generale il 29 settembre

Mobilitazione contro la riforma del mercato del lavoro che dovrebbe essere convalidato dal Parlamento il 22 giugno

MADRID - Sindacati spagnoli sul piede di guerra. L'Ugt (l'Union general de los trabajadores) ha confermato che per il prossimo 29 settembre sarà indetto uno sciopero generale, il primo contro il premier socialista José Luis Rodriguez Zapatero, per protestare contro la riforma del mercato del lavoro promossa dal governo. Lo riporta il sito web del quotidiano spagnolo El Pais.

La conferma è giunta da Manuel Fernandez Lito, un dirigente dell'Ugt, nel corso di una conferenza stampa con i leader del suo sindacato e quelli delle Comisiones Obreras (CC OO). Il 29 settembre anche in altri paesi europei sono previste mobilitazioni contro i piani di austerità che vari governi stanno applicando nel continente.

Il ministro delle Infrastrutture, José Blanco, dopo l'annuncio dello sciopero generale ha chiesto ai sindacati di rispondere in modo «proporzionato» alla riforma che il governo si accinge ad approvare. Domani l'esecutivo approverà il decreto della riforma del lavoro, che dovrebbe essere convalidato dal Parlamento il 22 giugno. Tuttavia la strada è in salita. Il governo non ha infatti ottenuto l'appoggio di nessun gruppo parlamentare, e non è quindi certo che il decreto sarà approvato la prossima settimana.

Nei giorni scorsi Zapatero ha spiegato che la riforma vuole introdurre «un modello che preveda che i contratti a tempo indeterminato siano la norma, che riduca il costo dei licenziamenti, senza sacrificare i diritti dei lavoratori, e che modifichi la flessibilità in termini di orario di lavoro, condizioni e retribuzioni». Il principale ostacolo della riforma è però rappresentato dalla regolamentazione dei licenziamenti e i relativi indennizzi.