19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Quasi un punto di PIL

La burocrazia costa ogni anno 11,5 miliardi

L'allarme della Cgia di Mestre: «Per le micro imprese il costo per dipendente è di 1.587 euro»

ROMA - La burocrazia costa alle pmi italiane quasi un punto di Pil: per la precisione 11,5 miliardi di euro l'anno. A pagarne il prezzo più salato sono le micro imprese sotto i 10 addetti che costituiscono il 95% del totale delle imprese italiane. I dati sono diffusi dalla Cgia di Mestre e, spiega il segretario Giuseppe Bortolussi, si riferiscono ai costi che le piccole e medie imprese devono sostenere per far fronte alla gestione del personale, al disbrigo delle pratiche fiscali, alla formazione e agli adempimenti da osservare in materia di sicurezza e ambiente.

«Una cifra da capogiro - sottolinea la Cgia - che, purtroppo, colpisce in maniera più pesante le micro imprese. A cominciare dal costo medio annuo per ciascun addetto. Per le realtà produttive minori, quelle con un numero di dipendenti che va da 3 a 9, la somma tocca i 1.587 euro a dipendente, contro una media nazionale pari a 1.226 euro. Scende, invece, a 1.445 euro per le imprese incluse nella classe di addetti tra i 10 e i 19 dipendenti, a 1.035 per quelle contenute tra i 20 e i 49 addetti e scende a 720 euro per quelle che ricadono nella classe tra i 50 e i 499 addetti».

La classifica del peso della burocrazia, poi, non avvantaggia le piccolissime imprese neppure quando si parla di numero di adempimenti medi necessari per sbrigare il carico burocratico che pesa, ogni anno, su ciascun addetto. Si va così, evidenzia la Cgia, dagli 8,4 adempimenti medi per le aziende che contano fino a cinque dipendenti, rispetto ad una media nazionale pari a 5,5, ai 7,3 per quelle che danno lavoro da 6 fino a 9 dipendenti. E ancora, dai 6,4 adempimenti per addetto nelle imprese con un numero di dipendenti che va da 10 a 19, ai 3,5 adempimenti delle aziende che arrivano a 49 addetti; per finire con i 2,7 adempimenti per ciascun addetto che ricadono per le aziende che contano da 50 a 499 dipendenti.

Nello studio la Cgia ha misurato anche il tempo necessario per sbrigare questo carico burocratico. Così, pure il numero delle giornate dedicate agli adempimenti burocratici, diventa un parametro rilevante per mettere in luce la condizione sfavorevole a cui sono sottoposte le micro imprese. In media, si 'perdono' 5,5 giornate per ciascun addetto nelle realtà produttive con un numero di dipendenti che va da tre a cinque. Si scende a 5,2 giornate per le aziende da 6 a 9 addetti, a 4,8 giornate per le imprese da 10 a 19 dipendenti, a 3,7 in quelle che contano da 20 a 49 occupati e a 3, 1 giornate per le aziende che danno lavoro tra i 50 a le 499 persone.