Berlusconi: io e Tremonti fondamentali per salvare euro
Il Premier rivendica i meriti dell'esecutivo. «Non mi ero accorto della crisi? Assurdo, sono un imprenditore»
ROMA - Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti decisivi per il salvataggio dell'euro: lo rivendica ancora una volta lo stesso presidente del Consiglio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Questi due signori sono stati importantissimi nel salvataggio dell'euro - dice Berlusconi indicando sè e Tremonti, seduto al suo fianco - nel convincere altri Paesi che erano tra l'altro sotto lo choc di elezioni perse, a dire sì all'intervento di salvataggio multilaterale. Se non c'eravamo noi a intervenire con la forza con cui abbiamo potuto farlo, probabilmente ci sarebbe stata una crisi rilevantissima. Questo non è successo e di questo dobbiamo essere soddisfatti».
«SACRIFICI» - Quanto alla manovra, ribadisce che «più di così non si poteva fare perchè non c'è italiano oltre i 3,6 milioni di dipendenti statali che hanno un fermo negli aumenti retribuzioni» ad essere colpito dalla manovra.
E rispondendo a chi gli chiedeva come fosse stato possibile passare dall'ottimismo di un mese fa alla dura manovra fatta di 'sacrifici' varata ieri dal Cdm, il premier replica piccato: «Sono due cose completamente diverse. In precedenza abbiamo avuto una crisi prima finanziaria e poi diffusa anche sull'economia: a quella abbiamo risposto molto bene visto che i nostri conti vanno meglio di altri, anche di Paesi importanti come Francia, Germania e Gran Bretagna». Questa attuale, invece, «è una crisi diversa, dovuta all'attacco all'euro da parte della speculazione internazionale». E la manovra varata, ribadisce il premier, «è un intervento per difendere l'euro».
LA CRISI - Così Berlusconi risponde anche a chi «ha detto 'finalmente si sono accorti della crisi'. Capirai se un imprenditore che è fuori dal suo gruppo ma che guarda naturalmente alle cifre delle Borse e conosce i risultati del suo gruppo, può non accorgersi che c'è la crisi... Sarebbe cieco, e anche sordo perchè qualcuno glielo andrebbe a dire». Insomma, «queste accuse sono assurde». Della crisi «ce ne siamo accorti e abbiamo preso le misure per limitarla, e abbiamo fatto bene perchè i nostri conti sono in ordine e giudicati positivamente da tutte le autorità internazionali».
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